Cinema

“Estraneo a bordo”, il nuovo film Netflix che fa mancare il respiro

Diretto da Joe Penna, “Estraneo a bordo” (2021) è attualmente nella top 10 dei film più visti su Netflix.

Nel cast sono presenti solo quattro attori: Anna Kendrick, Toni Collette, Shamier Anderson e Daniel Dae Kim. Se quattro persone sembrano poche, in questa storia, invece, sono anche troppe. Uno di loro, infatti, è “l’estraneo” in più che mette a rischio l’intera missione.

La trama del film

In un anno imprecisato, tre astronauti stanno per affrontare un viaggio nello spazio lungo due anni. La destinazione finale è Marte. Zoe Laverson (Anna Kendrick) ricercatrice medica, il comandante dell’astronave Marina Barnett (Toni Collette) e il biologo David Kim (Daniel Dae Kim) sono i componenti di un equipaggio formato da soli tre membri, il massimo che quest’astronave può portare con sé.

Terminata la fase di lancio, i tre protagonisti tirano finalmente un sospriro di sollievo: tutto è andato bene, la navicella è in orbita e i tre protagonisti si godono qualche momento di pace e contemplazione del nostro pianeta dallo spazio. Ma il momento è destinato a durare molto poco, e la pace sta per abbandonare completamente l’atmosfera del film. Durante un giro di controllo, il comandante Barnett fa una scoperta sconvolgente: c’è un quarto uomo a bordo, privo di sensi. Dopo essersi ripreso, grazie alle cure mediche di Zoe, l’estraneo si presenta come Michael Adams (Shamier Anderson) un ingegnere del supporto al lancio. Rimasto ferito durante i lavori finali di preparazione e avendo perso i sensi, il ragazzo non era riuscito a lasciare in tempo la navicella prima che partisse. Dopo lo shock iniziale, il ragazzo viene integrato dall’equipaggio e si rende utile al gruppo.

L’estraneo ha accidentalmente causato un guasto all’impianto che converte l’anidride carbonica in ossigeno, la sua presenza ora mette in pericolo i compagni

L’astronave, costruita per trasportare un numero massimo di tre persone, non potrà garantire sufficiente ossigeno a tutti e quattro i membri dell’equipaggio. Michael non è stato addestrato per quella missione, non ha uno scopo su quella nave e la logica parla chiaro: l’estraneo è l’uomo da sacrificare per permettere agli altri di sopravvivere. L’intero film ruota attorno a questo problema e in un primo momento ci si aspetta una disperata lotta all’ultimo sangue in cui ognuno pensa a salvarsi la pelle.

Ma ci troviamo davanti persone preparate al rischio, persone di ragionamento che non perdono la calma e nonostante le poche opzioni disponibili, cercano il modo migliore per salvare tutti. I sacrifici andranno fatti, ma il bene comune prevale sempre sul singolo. La scelta giusta però va contro l’istinto di sopravvivenza, la voglia di vivere e la speranza di continuare a respirare. Ed è questa la lotta che vediamo scritta nei volti di tutti e quattro i protagonisti, una lotta interiore con la ragione e la paura della morte.

“Estraneo a bordo” è un film in cui lo spazio funge da cornice

In questa storia mancano le sequenze d’azione così come manca una colonna sonora per incalzare il ritmo sempre crescente della tensione. Al contrario, le scene sono lente e il silenzio a volte sembra assordante. Eppure, riesce a tenere noi spettatori col fiato sospeso, quasi a voler conservare anche noi quell’ossigeno tanto prezioso. I movimenti lenti nelle scene fuori dall’astronave lasciano trapelare lo sforzo fisico compiuto dai personaggi. Più lentamente si muovono i protagonisti nell’immensità dello spazio, più velocemente batte il cuore dello spettatore che vuole sapere se la missione per recuperare una piccola riserva di ossigeno, all’esterno della navicella, riuscirà a salvarli. Nel buio silenzioso dello spazio uno dei protagonisti farà la sua scelta: sacrificare la propria vita per salvare gli altri. In una cornice fatta di stelle, tempeste solari e pianeti irraggiungibili, la trama è molto semplice e ruota attorno all’essere umano. Ed è forse questo il pregio del regista, Joe Penna, che riesce a raccontare una storia molto semplice in maniera molto interessante.

Photo credit-Mashable India
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Vera Martinez

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