Finalmente ci siamo, dopo lunghi e difficili cinque anni, la Nazionale italiana di calcio tornerà a disputare una competizione di prima fascia. Euro 2020 è alle porte e l’Italia di Roberto Mancini ci arriva con il vento in poppa. C’è tanto entusiasmo che è stato costruito, soprattutto, grazie alle capacità da selezionatore del C.T. Mancini, che ha preso l’incarico azzurro dopo il tonfo storico rappresentato dalla mancata qualificazione al Mondiale del 2018. Ha raggiunto l’Europeo ottenendo solo vittorie nel girone e ha ridato entusiasmo e vitalità alla Nazionale. Il nuovo corso di Mancini ha visto giocatori che sono maturati e che hanno affrontato gli impegni in modo serio e volenteroso.
Il “Mancio” è stato autore anche di quella che può essere considerata una rivoluzione: il gioco che esprime la sua Nazionale è spumeggiante, all’attacco, propositivo, bello da vedere e divertente da svolgere per i calciatori. L’Italia, che storicamente è sempre rimasta ancorata a una sorta di calcio tradizionale, ha cambiato pelle e può sedersi al tavolo delle più grandi. Andiamo ad analizzare i 26 uomini scelti da Mancini per la spedizione europea. Come sono composti i reparti azzurri e il probabile 11 titolare.
Da Gigi a Gigio: in porta si apre un capitolo
Dopo tantissimi anni in cui la porta azzurra è stata difesa da uno dei portieri più forti della storia del calcio, ovvero Gigi Buffon, è arrivata l’ora del cambiamento. L’ormai ex juventino è stato una colonna portante della Nazionale degli ultimi 20 anni, toccherà a Gigio Donnarumma non farlo rimpiangere. Compito sicuramente non semplice, ma è proprio l’ormai ex portiere del Milan quello che sembra più di tutti il predestinato per prendere le redini della porta azzurra. A completare il pacchetto degli estremi difensori ci sono: l’esperto Sirigu ormai da molti anni nella Nazionale e il giovane Meret che al Napoli ha alternato buone prestazioni ad altre meno, non trovando il posto da titolare fisso.
La vecchia guardia è ancora una garanzia? Per Mancini non ci sono dubbi
La difesa dell’Italia per questo imminente e importantissimo Europeo sarà guidata ancora una volta da due colonne che hanno guidato la difesa azzurra negli ultimi 10 anni, si tratta ovviamente di Bonucci e Chiellini. Per Roberto Mancini non ci sono dubbi: i due centrali della Juventus, nonostante il tempo che passa e quindi l’età che avanza sono ancora fonte di garanzia, tecnica e di personalità. Gli altri difensori centrali saranno il giovane Bastoni, che negli ultimi due anni è stato titolare nell’Inter, l’esperto Acerbi e l’italo brasiliano Toloi che è stato preferito a Gianluca Mancini. Definite anche le fasce: sulla destra sono presenti Florenzi e Di Lorenzo, sulla sinistra Spinazzola e il fresco campione d’Europa Emerson Palmieri.
Italia, il centrocampo è di prima fascia
Il reparto di centrocampo sembra essere il punto di forza maggiore degli azzurri. Il trio titolare è quello che ha sempre dato garanzie a Mancini, un trio completo, forte sotto tutti gli aspetti. Barella campione d’Italia, Jorginho campione d’Europa da protagonista e Verratti, ormai un pilastro di un top club come il Psg. L’infortunio proprio dell’ultimo, costringerà Mancini a cambiare sicuramente per la prima partita con la Turchia e forse anche per la Svizzera. Se gli azzurri dovessero andare avanti, però, Verratti sarà pienamente recuperato. Al suo posto è pronto un altro pupillo del tecnico, Locatelli che si trova a meraviglia con i dettami tecnico tattici di Mancini. Ci sono poi Cristante, di fatto il vice Jorginho e Pessina, richiamato dopo l’esclusione per via dell’infortunio di Sensi. Come sappiamo da ieri non farà parte della spedizione azzurra Pellegrini: il centrocampista e capitano della Roma ha riportato una ricaduta al flessore e non disputerà l’Europeo. Mancini, quindi, fa i conti con un altro infortunio importante a centrocampo, dopo quello di Sensi senza dimenticare il lungodegente Zaniolo. Al posto di Pellegrini, il tecnico ha chiamato Castrovilli che quindi completa il roster dei centrocampisti. Il centrocampo degli azzurri è di alto livello e non sfigura se messo a paragone con i reparti delle grandi Nazionali.
Italia a Euro 2020 senza un bomber
Il dato è visibile agli occhi di tutti, l’Italia non ha nella propria scuderia un bomber di primissima fascia. Ci sono, Immobile che negli ultimi anni con la Lazio ha trovato risultati personali impressionanti come la Scarpa d’Oro, ma l’attaccante con la Nazionale ha spesso faticato, non trovando lo stesso rendimento che ha ottenuto con il suo club. Poi c’è Belotti, anche lui un ottimo calciatore, che sa far gol, ma non è un trascinatore, bensì un centravanti di sacrificio con ottime doti. Ma non un fuoriclasse capace di prendersi pienamente la scena. Insomma, i due arieti non posso essere paragonati alle bocche da fuoco delle altre selezioni: la Francia ha Benzema, il Portogallo Ronaldo, l’Inghilterra possiede Kane ed il Belgio Lukaku. In attacco i goal possono comunque arrivare dagli esterni che nel 4-3-3 di Mancini sono sempre protagonisti. Berardi è in grande forma e con la maglia azzurra è reduce da 5 reti negli ultimi 6 match. Poi c’è Chiesa capace di spaccare le partite, Insigne che vestirà la numero 10 e viene forse dalla sua miglior stagione in carriera ed infine Bernardeschi, calciatore che Mancini ha sempre apprezzato per la sua duttilità. Poi c’è il jolly: Giacomo Raspadori è l’arma a sorpresa scelta da Mancini.
Italia, Euro 2020: la formazione titolare
Con l’assenza di Verratti ormai certa per la partita inaugurale contro la Turchia, la formazione titolare degli azzurri in vista del prossimo impegno sarà la medesima:
ITALIA ( 4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Barella, Jorginho, Locatelli; Berardi, Immobile, Insigne
D’ASCANIO FABIO
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