Un nuovo inizio e un primo vero banco di prova per Roberto Mancini come Commissario Tecnico della Nazionale italiana. Dopo una serie di successi ottenuti in diversi club, parte una nuova avventura per riportare gli azzurri ad alti livelli.

Un predestinato o semplicemente l’uomo giusto al posto giusto, Roberto Mancini potrebbe essere entrambe le cose. A supporto di questa teoria si può certo parlare di un vincente. Un lavoratore che ha conquistato diversi successi e che ora è chiamato ad essere la guida della rinascita azzurra. Una nuova vita e un nuovo traguardo da inseguire per un allenatore che ha vinto quattro volta la Coppa Italia, due Supercoppe italiane e tre campionati italiani. La sua carriera si è anche costruita sui successi ottenuti all’estero con la vittoria di una Premier League, una FA Cup, una FA Community Shield e anche una Coppa di Turchia. Sarà proprio quest’ultima nazione a testare i progressi fatti dallo stesso allenatore e dai suoi azzurri nel match di apertura di Euro 2020.

Le esperienze italiane

Il primo incarico è quello alla Fiorentina nella stagione 2000-2001. L’annata si conclude con la conquista della prima Coppa Italia, ottenuta nella doppia sfida contro il Parma, mentre in campionato termina al nono posto. L’anno seguente si dimette a causa dei notevoli insuccessi ottenuti e delle importanti difficoltà economiche della squadra viola. Nel 2002 riparte dalla Lazio. Anche in questa sua nuova avventura, Roberto Mancini è costretto a fronteggiare delle difficoltà finanziarie che attanagliano il club. Nonostante ciò termina al quarto posto in campionato e raggiunge le semifinali di Coppa Italia e Coppa UEFA (perdendo contro il Porto di José Mourinho che vincerà il trofeo).

Il successo con la Lazio arriva nella stagione seguente con la vittoria della Coppa Italia ai danni della Juventus. Un successo che lo porta a diventare l’allenatore dell’Inter. Roberto Mancini conquista la terza Coppa Italia, riportando alla vittoria la squadra nerazzurra. Il buon percorso in Champions League viene frenato dalla sconfitta rimediata contro il Milan di Carlo Ancelotti ai quarti di finale, mentre in campionato raggiunge il terzo posto. La stagione 2005-2006 pare una fotocopia della precedente: un terzo posto in campionato, la vittoria della coppa nazionale e l’eliminazione ai quarti in campo europeo. L’unica differenza è il successo ad inizio stagione nella Supercoppa italiana. Con l’avvento della vicenda “Calciopoli”, lo scudetto verrà assegnato a tavolino alla squadra nerazzurra per ordine della FIGC. L’anno seguente l’Inter di Roberto Mancini vince il campionato con cinque giornate d’anticipo, dopo aver vinto anche la Supercoppa italiana (2005-2006). I successi continuano nella stagione successiva con la conquista dello scudetto.

L’esperienze di Roberto Mancini all’estero

Dopo essere stato esonerato dall’Inter, Roberto Mancini riparte dall’Inghilterra con il Manchester City. Un’avventura che è caratterizzata da diverse perplessità soprattutto in ambito di mercato. Con l’ingente disponibilità economica del club, Mancini riesce a creare una squadra sempre più competitiva e che conquista il 14 maggio la FA Cup. La stagione seguente trionfa in campionato solo all’ultima giornata e nei minuti di recupero grazie alla vittoria sul QPR. L’ultimo trofeo inglese (Community Shield) arriva con la vittoria in finale sul Chelsea nello stesso anno. Con la mancata conquista dell’ultimo trofeo inglese (finale di FA Cup persa con il Wigan), Roberto Mancini vedrà interrompersi i rapporti con il Manchester City. Da qui inizia una nuova avventura sulla panchina del Galatasaray.

In Turchia conquista la coppa nazionale e ottiene un secondo posto. Dopo solo una stagione, Mancini cambia ancora ambiente e torna all’Inter. Un’esperienza poco esaltante e che non lo porta a vincere alcun trofeo. Dopo un paio d’anni (nel 2016) decide di dimettersi, scegliendo così di fermarsi per una stagione. Il ritorno in panchina è dovuto ad una chiamata dello Zenit San Pietroburgo. L’esperienza russa ha durata breve e con scarsi risultati. La chiamata della nazionale italiana arriva dopo il clamoroso fallimento fatto dalla gestione di Gian Piero Ventura. La mancata qualificazione ai campionati mondiali del 2018 è un duro colpo per l’intera nazione e per questo viene scelto proprio Roberto Mancini, deciso a sposare un progetto diverso, con elementi giovani e qualche giocatore esperto.

Il percorso da CT azzurro

Roberto Mancini fa il suo esordio contro l’Arabia Saudita, battuta per 2-1. Un primo banco di prova per la Nazionale azzurra, ancora in fase di costruzione, arriva con la Nations League. La Nazionale italiana termina al secondo posto nel suo girone ed evita una retrocessione in Lega B. Successivamente, arriva il sorteggio della Nazionale azzurra per le qualificazioni ad Euro 2020 (competizione posticipata a causa della pandemia globale di COVID-19). Gli uomini vincono tutte e dieci le sfide e si qualificano alla fase a gironi degli Europei. Con il notevole percorso compiuto dagli azzurri, Mancini taglia un traguardo importante: eguaglia il record di 25 risultati utili consecutivi di Marcello Lippi.

Luigi Giannelli

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Credit foto: Pagina Facebook Ufficiale Nazionale Italiana di Calcio

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