Fatica, tremendamente, il Portogallo di Cristiano Ronaldo contro un’Ungheria che ha attaccato poco ma, di contro, è riuscita a difendere in modo perfetto fino agli ultimi minuti di partita. Il 3-0 finale è un risultato pesantissimo per la Nazionale magiara che aveva retto benissimo alle sortite offensive, poco incisive, dei campioni in carica. Le reti di Guerreiero e del solito CR7 (quinto Europeo giocato in carriera ed autore di una doppietta) proiettano a tre punti i lusitani lasciando a quota zero la coraggiosa compagina del Commissario Tecnico Rossi che si è sciolta negli ultimi istanti di match. Ecco la cronaca di Ungheria-Portogallo.
Ungheria-Portogallo: dominio sterile dei lusitani nel primo tempo
Campioni in carica contro una delle cenerentole del torneo in un girone di ferro pazzesco. I padroni di casa giocano davanti al pubblico amico in quel di Budapest, ma i lusitani sono esperti (e più forti) per farsi impressionare da questo “dettaglio”. E non a caso è proprio il Portogallo a partire forte collezionando la prima palla goal dopo appena cinque minuti di gioco: Jota vince vince un rimpallo fortunosamente e scarica un violento mancino da fuori area, Gulacsi è attento e respinge. È ancora l’attaccante del Liverpool ad impensierire la retroguardia magiara con una conclusione, stavolta imprecisa, che non spaventa l’estremo difensore ungherese. Al 33′ è Ronaldo a tentare la fortuna staccando di testa, ma il fenomeno dei lusitani non inquadra lo specchio. I padroni di casa, nonostante una foga agonistica invidiabile, non riescono a creare occasioni potenziali da gol ma, comunque, sembrano contenere le sortite dei portoghesi.
Al 36′ anche l’Ungheria batte un colpo dalle parti di Patricio: è Szalai a pizzicare con la nuca un cross da calcio di punizione, la mira è buona ma il portiere portoghese è ben piazzato e blocca agevolmente. Al 40′ è ancora Gulacsi a vincere il proprio duello personale con Jota che, dopo aver raccolto il passaggio di Carvalho, si gira repentinamente e calcia senza indirizzare bene la sfera che, placida, finisce tra le manone del numero uno magiaro. L’ultima, enorme, occasione del primo tempo è per Ronaldo che impatta il pallone, nell’area piccola, spedendolo incredibilmente sopra la traversa. Per il Portogallo è un dominio sterile al cospetto di un’Ungheria quadrata che attacca pochissimo ma si difende abbastanza bene.
La ripresa: il Portogallo esagera nel finale
La ripresa di Ungheria-Portogallo inizia come era terminato il primo tempo: il Portogallo attacca e l’Ungheria tenta di resistere. Ad inizio secondo tempo è Pepe a tentare la via del goal con un colpo di testa respinto dal portiere ungherese. Ma i padroni di casa, dormienti in avanti ma in partita, costruiscono due occasioni: al 50′ è Szalai a tentare la sorte dalla lunga distanza, ma il fendente, seppur velenoso, trova pronto Patricio; al 57′ è Sallai ad impegnare il portiere lusitano con un tiro dal limite dell’area. Al 68′ è Fernandes a sfiorare il vantaggio: il trequartista calcia da fuori mirando l’angolino basso, è bravissimo Gulacsi a disinnescare la bomba del calciatore del Manchestet United.
Al 80′, incredibilmente, l’Ungheria passa in vantaggio con il ragazzino Schon, ma l’esplosione di gioia della Puskas Arena viene strozzato dal guardialinee: il calciatore magiaro, infatti, è partito in fuorigioco. Al 84′ il Portogallo, in modo estremamente fortunoso, passa in vantaggio: mancino di Guerreiero dal limite, deviato da Orban. Portiere beffato. Sono tre minuti orribili per il centrale difensivo ungherese che al 87′ commette fallo da rigore mandando sul discetto Ronaldo che, chirurgicamente, mette il timbro anche sul quinto Europeo della sua carriera. I rossi non ci sono più e ancora CR7 riesce a firmare il 3-0 (doppietta personale) dopo aver costruito un’azione fantastica fatta di scambi veloci: il calciatore juventino conclude le triangolazioni saltando Gulacsi e depositando in rete. Finisce 3-0 la partita Ungheria-Portogallo.
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