326 voti contrari, 282 a favore e 74 astensioni. Si chiude così la votazione dell’emendamento proposto ieri dai Verdi all’assemblea di Bruxelles, con l’inevitabile rigetto della proposta. L’idea era quella dell’introduzione degli eurobond, strumenti da utilizzare per la mutualizzazione del debito in cui incorreranno tutti i Paesi dell’Unione a causa dell’emergenza da coronavirus.
Ieri il voto sugli Eurobond al Parlamento europeo, FI e Lega contro la mutualizzazione del debito. Castaldo: “L’ennesimo tradimento ai danni dell’Italia da parte della Lega e di Forza Italia è servito”
A rilevare, i voti contrastanti di Forza Italia e Lega che hanno votato a sfavore; mentre Pd e Movimento 5 stelle, affiancati da Fratelli d’Italia hanno optato per il sì. A livello comunitario l’Italia si presenta ancora una volta spaccata. Da una parte, i partiti dell’opposizione che rifuggono le iniziative che coinvolgono completamente la realtà europea; dall’altra, quelli che auspicano una trattativa di coordinazione.
Eurobond: cosa sono e cosa proponeva l’emendamento
Le situazioni che emergono in tali contesti non sono di poco conto. È in questi casi che i Paesi mostrano la loro compattezza e hanno la possibilità di presentare una linea politica d’azione chiara e coincisa.
L’emendamento proponeva la mutualizzazione del debito. Cosa significa? Essenzialmente che, quando il coronavirus inizierà a spiegare i suoi effetti anche sul sistema economico dei Paesi, sarà possibile creare una distribuzione solidale dei debiti, in modo da provvedere all’estinzione in maniera congiunta.
A favore di questo piano d’azione il premier Giuseppe Conte. Sin dall’inizio, infatti, ha chiarito le sue posizioni su come affrontare la questione senza ricorrere al famigerato Mes e schierandosi a favore di scelte propositive. Il Fondo salva-Stati risulta essere inappropriato alle esigenze di un’emergenza da così gravi implicazioni e il presidente del Consiglio l’ha sempre evidenziato.
Intanto il M5s ribadisce la contrarietà più assoluta a quest’ultimo strumento. Lo evidenzia il voto a sfavore del Recovery fund (che dovrebbe finanziare il recupero economico dell’Unione) poiché lo menzionava in un paragrafo. Il centrodestra, da parte sua, giustifica la sua preferenza: cedere a queste iniziative significherebbe consegnare l’Italia ai paesi nordeuropei. La più immediata conseguenza? Conferire all’Unione la sovranità totale.
Le posizioni delle parti sugli Eurobond
Inutile dire che al momento l’aria che si respira tra le fazioni contrapposte è estremamente pesante e naturalmente avvelenata. Le posizioni delle parti emergono con chiarezza e non si risparmiano critiche e aspri commenti.
Movimento 5 stelle e Pd
L’europarlamentare M5s e vicepresidente del Parlamento Ue, Fabio Massimo Castaldo, si esprime in questi termini. “L’ennesimo tradimento ai danni dell’Italia da parte della Lega e di Forza Italia è servito. […] Se avessero votato a favore, l’emendamento sarebbe stato approvato! Eccoli i signorotti ultranazionalisti e sovranisti. Prima sventolano il tricolore in ogni selfie, poi quando il loro voto può salvare il Paese si allineano all’Olanda”.
Pesantissima l’accusa di aver “tradito l’Italia”, soprattutto se rivolta a partiti che hanno fatto del nazionalismo il proprio segno di riconoscimento. Tuttavia risulta inevitabile quando lo schieramento è così evidente con Paesi che propongono idee diametralmente opposte a quelle italiane, come l’Olanda e l’Ungheria. “Complimenti! Almeno adesso tutti gli italiani potranno conoscere il loro vero volto”.
Non riserva parole migliori Alessia Rotta, vicepresidente dei deputati del Pd: “La verità è che la destra italiana è contro qualsiasi iniziativa per salvare Italia e UE dal fallimento. Tutto qui.” Più moderata la presidente della commissione Affari Economici e Monetari (Econ) del Parlamento Europeo, Irene Tinagli (Pd), che punta tutto sull’immagine che l’Italia sta dando presentandosi a negoziare così frammentata. “È importante che l’Italia dia un’ immagine di compattezza politica e credibilità quando si presenta ai mercati per chiedere sostegno alle istituzioni europee, per negoziare con la consapevolezza che c’è una classe politica alle spalle che sostiene le posizioni che l’Italia porta avanti e che sarà in grado di mantenere gli impegni”.
La destra: “mai stati a favore”
L’Ansa riporta anche le posizioni del centrodestra, non meno aggressive: “Eurobond significa eurotasse, rinunciare alla sovranità fiscale, consegnare le chiavi di casa a Germania e Troika”. Scrivono così in una nota congiunta il presidente di Identità e democrazia (Id), Marco Zanni, e il capo delegazione della Lega al Parlamento Ue, Marco Campomenosi.
“L’accusa sarebbe quella di aver votato contro l’emendamento dei Verdi al Parlamento Ue sugli Eurobond: rivendichiamo che noi, a differenza del M5s e di Conte che cambiano idea ogni settimana, non siamo mai stati a favore dello strumento Coronabond, che corrisponderebbe alla totale cessione di sovranità all’Ue“. Accusa a cui rispondono parlando di “vergognosa strumentalizzazione” e imputando a M5s e Pd di essere “sempre più inginocchiati al volere di Bruxelles e Berlino […] troppo impegnati a inseguire soluzioni inutili e dannose per gli italiani”.
Intanto, è attesa per oggi la risoluzione a proposito dei Recovery fund che, come anticipato, ha visto separarsi nelle opinioni M5s e Pd.