Stefano Sensi è sicuramente uno dei calciatori del momento. Passato quest’anno dal Sassuolo all’Inter, il centrocampista classe ’95 è stato protagonista di un ottimo precampionato con la maglia nerazzurra e di un inizio di stagione veramente scoppiettante.

Nelle prime due gare contro Lecce e Cagliari ha messo a segno una rete a San Siro contro i salentini e ha già fornito due assist per i compagni. I numeri fanno presagire una stagione da protagonista per Stefano Sensi che, a questo punto, si è già preso le chiavi della mediana nerazzurra.
Un cammino in costante ascesa per l’ex centrocampista del Sassuolo che già ai tempi in cui militava tra le fila del San Marino aveva lasciato intravedere stralci delle sue qualità tecniche; nonché di un’importante intelligenza tattica.

EuropaCalcio.it ha contattato in esclusiva Fabrizio Tazzioli, ex tecnico della compagine sammarinese che ha allenato Sensi nella stagione 2014-15.

Lei è stato uno dei primi allenatori di Stefano Sensi. Correva la stagione 2014-15, purtroppo sfortunata per il San Marino, retrocesso in D. A distanza di qualche anno, che effetto Le fa vedere Sensi con le maglie dell’Inter e della Nazionale?
“Sono molto felice che Stefano indossi la maglia nerazzurra. L’Inter è la mia squadra del cuore e vederlo con quei colori mi rende orgoglioso di averlo allenato”.

Cosa Le colpì di Sensi in quell’annata?
“Innanzitutto la classe con cui trattava il pallone. Per lui anche la situazione più complicata diventava ordinaria amministrazione. Stefano è un vero talento di tecnica e intelligenza calcistica”.

Qual è la sua migliore caratteristica?
“La sua migliore caratteristica è quella di far diventare semplici le situazioni più difficili”.

In quale posizione del centrocampo può fare la differenza?
“Può giocare in tutti i ruoli, anche se tra le linee e come incursore con la sua qualità può essere determinante”.

Sensi è stato sicuramente uno dei migliori in campo nel match vinto dall’Italia contro la Finlandia. Certamente la concorrenza è tanta, ma secondo Lei ci sono i presupposti affinché possa diventare un titolarissimo di Mancini?
“Giocando adesso in una grande squadra come l’Inter dove avrà la possibilità di confrontarsi con i grandi club europei, Stefano acquisirà l’esperienza per poter diventare il perno della Nazionale. Credo comunque che Mancini lo reputi già un giocatore importante per l’Italia”.

Secondo Lei Antonio Conte potrà risultare decisivo nel suo processo di maturazione?
“Sicuramente Conte darà ulteriore forza alla crescita di Sensi a livello caratteriale, fisico e tattico, portandolo a livello dei top europei”.

I progetti futuri di Fabrizio Tazzioli…
“Spero di tornare in pista al più presto; credo di poter dare ancora molto al calcio. Aspetto solo un progetto serio dove si possa svolgere il lavoro di allenatore nella maniera giusta”.

Per gentile concessione di Europa Calcio