Calcio

Europei Femminili, delusione azzurra per un futuro da costruire

Sono finiti decisamente in anticipo i campionati Europei Femminili della Nazionale italiana di calcio. Inutile nascondere la delusione per un passaggio del turno non avvenuto e per una rappresentativa da cui ci si aspettava qualcosa di più. Autoanalisi e ripartenza saranno le chiavi per il futuro, ancora tutto da scrivere, anche se lungo la via, qualche cambiamento andrà fatto.

Europei Femminili, tanta delusione per le Azzurre

L'Italia è pronta per la decisiva sfida di oggi pomeriggio contro Israele
L’Italia è pronta per la decisiva sfida di oggi pomeriggio contro Israele – Photo Credits: facebook.com/Nazionale Femminile di Calcio

Il girone era tutto sommato abbordabile: con l’esclusione di una Francia che ha dimostrato di essere quasi ingiocabile, Islanda e Belgio non sono sembrate avversarie così distanti dall’Italia. Eppure il verdetto finale è stato veramente amaro: Azzurre fuori addirittura ai gironi e da ultime, per via della differenza reti sfavorevole. Un boccone difficile da digerire un po’ per tutti, perché ha rappresentato un grande passo indietro rispetto ad esempio ai mondiali del 2019. Dunque cosa non ha funzionato? Sarebbe da puri disfattisti dire tutto, oltre al fatto che si tratterebbe di una risposta in parte falsa. Quel che è certo è che vi era la possibilità di poter fare qualcosa di più.

La prima gara contro la Francia, persa sonoramente per 5-1, aveva lasciato intendere che le azzurre probabilmente non avrebbero potuto concorrere per un posto da podio. La differenza con altre selezioni era troppo importante per essere trascurata. Tuttavia, in quel secondo tempo le Azzurre erano riuscite quantomeno a dire la loro, mostrando dei buoni spunti tecnico-tattici che avevano lasciato presagire comunque la disputa di un buon girone.

Islanda e Belgio fatali

Poi con l’Islanda forse è stato il passo falso più pesante. In particolare, fattor comune di tutte le sfide è stata una sorta di mancanza di qualità nel gioco che ha contraddistinto i primi tempi, mentre nelle seconde parti di gara è parso quasi di assistere ad una gara decisamente diversa. Si aggiunga poi la sfortuna, come i montanti della porta colpiti che hanno impedito il successo contro l’Islanda e quantomeno un pareggio contro il Belgio. Ma imputare la debacle alla sola sfortuna sarebbe come guardare il dito piuttosto che la luna.

Il Belgio contro di noi, e anche nelle altre gare, si è rivelato estremamente cinico, arrivando a colpire nelle poche occasioni che è stato capace di creare. Così non è stato di certo per le Azzurre, che al contrario forse hanno sentito troppo il peso delle pressioni. Di frequente infatti è sembrato come se nessuno volesse prendersi la responsabilità della conclusione o della battuta vincente. Chiaramente poi, la necessità di dover continuamente rincorrere un risultato non ha giovato nemmeno alla retroguardia, che ha concesso talvolta troppi spazi per le incursioni avversarie.

E se Bonansea avesse segnato con la Francia…

Al termine dell’avventura c’è chi ha parlato di un Europeo sottovalutato e chi di troppe aspettative. “In medio stat virtus” avrebbero detto in altri tempi. Le aspettative era giusto averle dopo un buon cammino al mondiale del 2019, dove ci si era fermati ai quarti contro l’Olanda, e dopo aver seguito il pre-europeo italiano. Difficile però pensare che sia stato sottovalutato l’impegno. In campo più che altro è emersa certamente una difficoltà nell’affrontarlo, ma non ci si è tirati indietro.

Anche perché, persino in una gara completamente storta come quella contro la Francia, aveva mostrato il volto battagliero dell’Italia. La prima limpidissima occasione della gara era capitata proprio tra i piedi delle azzurre dopo appena 4′ con Bonansea che si era lasciata ipnotizzare da Peyraud-Magnin. D’altro canto è giusto affermare che con i “se” e con i “ma” non è possibile fare la storia, ma è lecito chiedersi cosa sarebbe successo se quell’occasione si fosse trasformata in gol. Probabilmente si sarebbe perso lo stesso, lo strapotere fisico della Francia era stato evidente, ma la carica con cui affrontare le altre sfide a livello mentale, sarebbe stata senza dubbio diversa.

Europei Femminili da archiviare, ora bisogna ripartire

Per una stagione che si conclude, un’altra è pronta a prendere il via. L’unica soluzione percorribile al momento è archiviare quanto successo, una volta averne preso nota, e concentrarsi sugli impegni futuri. Testa rivolta dunque alle qualificazioni al prossimo campionato del mondo e per un cliché semi-storico, l’Italia si gioca il primato del girone con la Svizzera. Ad ogni modo, il futuro appare roseo e grazie anche ai riconoscimento dello sport come professionistico, una soluzione che lo aiuterà nello sviluppo. Non resta quindi che rimettersi al lavoro e provare a guardare avanti, mettendo da parte un’annata conclusasi in modo decisamente storto.

Maria Laura Scifo

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