Ezra Miller è stato accusato di aver molestato una minorenne, l’attivista Sioux Tokata Iron Eyes, dall’età di 12 anni. I genitori lo denunciano, accusandolo anche di averla raggirata, fornendole alcol, lsd e doni costosi. La ragazza lo difende e punta il dito sulla famiglia.

Ezra Miller è stato accusato di molestie da parte dei genitori di Tokata Iron Eyes per averla manipolata all’età di 12 anni

Ezra Miller ha ricevuto una denuncia da parte dei genitori di Tokata Iron Eyes, una ragazza attivista Sioux e appartenente alla tribù di Standing Rock. Le accuse a carico dell’attore di Animali Fantastici sono di aver molestato la ragazza quando ancora era minorenne, più precisamente fin dall’età di 12 anni. Miller avrebbe, secondo le accuse, importunato psicologicamente Tokata Iron Eyes fornendole droghe (tra cui marijuana e lsd) e doni molto costosi. Nella documentazione presentata dai genitori, Chase Iron Eyes e Sara Jumping Eagle si legge che Ezra Miller avrebbe “abusato fisicamente e mentalmente” della loro figlia, “manipolandola psicologicamente, intimidendola e mettendo in pericolo la sua sicurezza e il suo benessere”.

Ezra Miller e Tokata Iron Eyes si sono conosciuti durante le proteste nella riserva di Standing Rock nel 2016. A quel tempo Takota aveva 12 anni, mentre l’attore 23. I due avrebbero instaurato subito una connessione, che ha fatto sì successivamente che Ezra Miller la invitasse un paio d’anni dopo a Londra dove ha tentato di dormire con la quattordicenne. Successivamente i genitori raccontano che Miller si offrì di pagarle gli studi per poi creare in Tokata un senso di indebitamento. Il comportamento dell’attore è stato definito dai genitori come violento, psicologicamente manipolatorio e sessualmente predatorio.

La ragazza Sioux difende l’attore dalle accuse dei genitori

Dall’altro lato Tokata Iron Eyes punta il dito sulla sua famiglia, distaccandosi dalle accuse porte ad Ezra Miller. La ragazza Sioux lo difende e scrive così sui social:

“Il mio compagno Ezra Miller ha fornito solo un amorevole sostegno e una protezione inestimabile. Non ho mai avuto bisogno, durante la mia breve vita adulta, di un tutore. Mio padre e le sue accuse non hanno alcun peso, sono francamente transfobiche e si basano sull’idea che io sia in qualche modo incapace di pensare in modo coerente o di opporre opinioni diverse a quelle dei miei genitori che si preoccupano del mio benessere.”

Camilla Tecchio