F. Murray Abraham, attore italo-israeliano che ha scalato il mondo di Hollywood negli anni ’80 conquistandosi un posto nella memoria e nell’immaginario collettivi. Partito da piccoli ruoli teatrali, l’attore si guadagna un posto in televisione con diversi ruoli minori in produzioni televisive e spot pubblicitari.

Sarà tuttavia il cinema a fare la sua fortuna. Dopo l’esordio negli anni ’70 con l’apparizione nel docufilm “They Might Be Giants“, il decennio successivo lo lancerà verso una carriera da divo hollywoodiano e il riconoscimento internazionale.

I ruoli più iconici dell’Oscuro F. Murray Abraham

Nel 1983 l’attore viene coinvolto in “Scarface” di Brian De Palma, dove interpreta Suarez, un signore della droga boliviano. Sarà il primo di una lunga serie di ruoli da “villain” oscuri e cupi. Segue infatti il ruolo che gli regala la fama internazionale: Salieri in “Amadeus” di Milos Forman. La sua interpretazione gli varrà un Oscar e un Golden Globe come Miglior Attore.

Nel 1985 l’oscuro e perfido inquisitore de “Il nome della Rosa” di Jean-Jaque Annaud e quattro anni dopo è di nuovo un tormentato antagonista in un adattamento di un classico intramontabile: l’Innominato. Si tratta de “I promessi sposi” nella versione di Salvatore Nocita, che traspone il romanzo storico di Manzoni in una miniserie per la televisione italiana.

Tra i molteplici ruoli che si susseguono dopo la sua incoronazione come attore di talendo, ne citiamo due che lo avvicinano al genere fantascientifico: il Dr. Gates in “Mimic” di Guillermo Del Toro e Ahdar Ru’afo in “Star Trek – L’insurrezione” di Jonathan Frakes.

Debora Troiani

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