La F1 torna a riaccendere i motori con il GP degli Stati Uniti dopo un mese di sosta. La gara di Singapore sembra lontana anni luce e tutto il Circus è in grande fibrillazione per l’avvio dell’ultimo quarto di stagione che offre ancora sei appuntamenti per derimere tutte le questioni rimaste aperte. La Ferrari, rinforzata dall’arrivo di Loic Serra come direttore tecnico dell’area telaio e di Jerome D’Ambrosio come vice team principal, è partita alla volta di Austin per confermare la buona forma della SF-24, anche se Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno raccolto meno del previsto a Baku e Marina bay.

Non è previsto, per il momento, che Serra sia presente in pista, essendo concentrato sul lavoro a Maranello. E lo stesso vale per Jerome D’Ambrosio, ex Mercedes, arrivato a ricoprire il ruolo di vice team principal, al fianco di Vasseur, una posizione strategica di primissimo piano. La Ferrari negli Usa farà debuttare un nuovo fondo su cui i tecnici stanno lavorando da circa sei settimane, dopo il trionfo di Leclerc a Monza, fiduciosi di avere definitivamente risolto il fastidioso problema dei sobbalzi alle alte velocità (porpoising) e di avere aggiunto maggiori prestazioni alla SF-24. Tutto quello che sarà sperimentato e prodotto d’ora in avanti, servirà anche per la vettura della prossima stagione. E il Cavallino potrebbe davvero diventare l’ago della bilancia nella sfida iridata fra la Red Bull di Max Verstappen e la McLaren di Lando Norris.

“Con la gara di Austin inizia l’intenso finale di stagione fatto di sei gare organizzate su due triplette in sole otto settimane. 

Per quanto ci riguarda vogliamo verificare sui curvoni da alta velocità di questa pista la bontà di quanto abbiamo portato già nelle gare precedenti”, commenta Vasseur.

Parole che alludono a una configurazione di base che non cambierà, mentre c’è chi ha già annunciato l’introduzione di importanti aggiornamenti (vedi Mercedes e Red Bull). Il fattore Sprint, poi, non si presta a sperimentazioni tra soluzioni tecniche differenti. Pertanto, prova del 9 per la Ferrari “monzese”, evidentemente con altri livelli di ali, specifici per il GP degli USA. 

“In questo weekend sarà inoltre particolarmente importante la preparazione fatta a casa prima di arrivare in circuito: torna infatti il formato Sprint e questo significa che avremo un’unica sessione di prove libere prima di andare in qualifica per la corsa da cento chilometri del sabato.

Charles e Carlos si sono preparati bene e la squadra è carica e come sempre ci concentreremo su noi stessi per portare a casa il meglio dal pacchetto a nostra disposizione. Dobbiamo mettercela tutta, perché i valori in campo sono molto ravvicinati e nelle classifiche è ancora tutto aperto”, prosegue Vasseur.