Domenica 15 novembre 2020. Lewis Hamilton vince il Gran Premio di Turchia e con esso anche il settimo titolo che lo incorona campione del Mondo di F1. Un sogno, un traguardo impossibile, quello di affiancare Michael Schumacher tra i grandi nomi che hanno fatto la storia della Formula 1. La storia di Lewis è una di quelle che vale la pena raccontare, non solo per i numeri che il pilota inglese ha raggiunto, ma anche e soprattutto perchè il suo percorso è uno di quelli insoliti, difficili, in salita, ma dal finale estremamente meraviglioso.

Lewis Hamilton: il sogno di un bambino

La carriera di Hamilton inizia dai kart, con un casco giallo come Ayrton Senna; ma Lewis, a differenza dei tanti, non inizia a correre per farsi notare, bensì per passare del tempo con papà Anthony dopo il divorzio con la madre. Il talento però non è certo un aspetto che si può nascondere; il problema erano le possibilità della famiglia Hamilton, una modesta famiglia senza sfarzo o lusso, senza quindi quel fondamentale requisito che serve per entrare nel mondo del motorsport: i soldi. Papà Anthony ha compreso la strada del figlio; quattro lavori, notti insonni in garage e numerosi debiti dopo infatti ci riesce. Hamilton a 10 anni vince il primo campionato inglese di Kart; poi la svolta segnata dalla conoscenza di Ron Dennis che lo mette sotto contratto a soli 12 anni.

Hamilton non è il primo a rompere quelle mura fatte da differenze tra ceti sociali; Frank Williams per esempio partì da una branda messa in un garage. Lewis e il padre hanno un sogno in comune, il sogno di tanti bambini: la Formula 1. La strada imboccata sembra essere quella giusta; nel 2000 è campione di Kart Formula A, nel 2003 vince la Formula Renault 2.0. Poi la F3 Euro Series nel 2005 e la GP2 l’anno successivo, campionato con cui Hamilton inizia davvero a farsi conoscere. Nel 2007 arriva il grande salto, il debutto in McLaren al fianco di Alonso, due volte campione del Mondo; il primo anno è un titolo sfiorato, mancato per inesperienza che però lascia una sola certezza: il nome Hamilton si sentirà spesso.

Esattamente un anno dopo, nel 2008, arriva quel sorpasso su Timo Glock a due curve dalla bandiera a scacchi e con esso il primo titolo; il sogno diventa finalmente realtà. Nelle stagioni successive Lewis cresce sia personalmente che professionalmente; poi arriva l’episodio chiave, il passaggio di testimone. Schumacher nel 2012 lascia la F1 e il suo posto è casualmente preso da quel Lewis Hamilton, che sposa così l’ambizioso progetto Mercedes. 2014, 2015, 2017, 2018, 2019, 2020. Sono sei i titoli che Hamilton conquista sotto la guida di Toto Wolff. Quell’unica pecca targata 2016 porta il nome di Nico Rosberg, l’unico che ad oggi può vantarsi di aver battuto il Re Nero.

F1, Hamilton al settimo cielo: è campione del Mondo

Lewis Hamilton è sette volte campione del Mondo.
Alla fine il momento che 16 anni fa fu detto impossibile è arrivato; Lewis mette il suo nome lì dove ha sempre guardato, ha sempre sognato, di fianco a quello di Michael. Hamilton è il pilota del momento, anche se forse lo è già da un po’ con pregi, difetti, gioie e dolori compresi; perchè nonostante tutto i momenti bui ci sono stati anche per Lewis. Pochi in pista, visti i risultati, più spesso invece fuori; dal razzismo alle lotte sociali, passando per pensieri scritti che alludono ad un’apparente stanchezza fino al litigio con papà Anthony che ha creato un grande vuoto tra i due, poi fortunatamente risolto.

Lewis alla fine è riuscito nell’impresa. Sette titoli Mondiali. Sette, un numero importante tanto da rappresentare la completezza in molte culture antiche e non solo; completezza che Lewis ha certamente raggiunto e che probabilmente nessuno gli impedirà di superare. Hamilton è un campione al settimo cielo, non un caso questa espressione che indica qualcosa di alto, di troppo bello per essere pensato come possibile, raggiungibile; nell’antichità infatti l’Universo era pensato in cieli, sette dei quali raggiungibili dall’uomo. Più in là si andava, più ci si avvicinava al divino, esattamente dopo quel settimo cielo comunque considerato impossibile. Almeno fino a prova contraria.

f1 Hamilton campione
Lewis Hamilton and Toto Wolff – Photo Credit: Mercedes F1 Official Twitter Account

“Dream the impossibile, sognate l’impossibile. Non permettete a nessuno di dirvi che non ce la farete”. Quel bambino che dormiva su un divano, oggi è un uomo che ha scritto la sua storia e quella della Formula 1 rendendole entrambe magiche. Oggi è l’uomo che ha raggiunto quel massimo settimo cielo e che un domani potrebbe arrivare all’ottavo, quello a cui nessuno ha mai osato arrivare. Lì per essere l’unico, per tornare bambino e continuare a sognare. Perchè la storia comincia da qui, da un sogno.
Lewis Hamilton è sette volte campione del Mondo.

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