A quindici anni dalla nascita della seconda pellicola di Tim Burton che vede come protagonista Johnny Depp, ecco una lista di curiosità che stupiranno anche i fan più accaniti de La Fabbrica di Cioccolato.
La trama de La Fabbrica di Cioccolato
La pellicola del 2005, diretta da Tim Burton, ha riscosso enorme successo in tutto il mondo. Ha infatti guadagnato più di 2 milioni di euro nel primo weekend di programmazione italiano.
Il misterioso Willy Wonka è il più grande produttore di dolciumi del mondo. Un giorno l’uomo lancia una caccia al tesoro globale che puntava a premiare cinque fortunati bambini con un giro nella magica Fabbrica di Cioccolato. Un tedesco goloso, una viziata inglese, un “nerd” di Denver, un’atleta di Atlanta e il protagonista, Charlie, sono i vincitori del concorso.
Durante tutto il tour guidato dall’eccentrico Wonka, i quattro bambini, fatta eccezione per Charlie, si rivelano antipatici e disubbidienti. Uno ad uno finiscono le trappole create da Wonka e lasciano il tour. L’unico a rimanere è Charlie. Come premio gli viene affidata proprio la Fabbrica di Cioccolato poiché, a detta di Wonka, aveva bisogno di un erede ma, a causa di un difficile rapporto che il cioccolataio aveva con il padre, l’unica condizione per dirigerla è quella di abbandonare la famiglia.
Charlie dunque rifiuta e aiuta Willy a riappacificarsi con il genitore. Il film si conclude con la collaborazione tra Willy Wonka e Charlie, che ora vive nella Fabbrica insieme a tutta la sua famiglia.
Le curiosità de La Fabbrica di Cioccolato
L’elemento principale di attrazione del film, così come anche il film del 1971, diretto da Mel Stuart, con il grande Bene Wilder, è la magia. Ogni evento sembra improbabile ed affascinante a causa di una sorta di incanto scagliato dall’eccentrico Wonka. Ma cosa si cela dietro l’incanto?
Martin Scorsese, non Tim Burton
Prima di contattare il grande regista, la produzione era orientata verso Martin Scorsese. Scorsese era però impegnato nella regia di Gangsters of New York proprio nello stesso periodo, con Leonardo di Caprio. Di conseguenza si buttarono su Tim Burton.
Johnny Depp? Non era l’unico
Allo stesso modo Johnny Depp non fu il primo verso il quale era orientata la produzione. Prima di lui attori come Jim Carrey, Nicolas Cage, Michael Keaton ed il grande Robin Williams si presentarono ai provini. I produttori erano interessati persino a Robert De Niro, Tim Burton però si impuntò, fortunatamente, su Depp.
Le caramelle finte
Non tutto il cibo che vedete è vero cibo. Delle 110.000 caramelle prodotte solo 1850 erano vere. Tutte le altre erano riproduzioni di plastica create al fine di evitare enormi sprechi. Per la produzione fu chiamata in causa la Nestlè.
Gli scoiattoli sono veri
In una delle scene già memorabili del film decine di scoiattoli vengono ripresi intenti a spaccare noci. Ebbene, gli animali non sono frutto di un’ottimo utilizzo della computer grafico bensì veri e propri scoiattoli. La produzione ha infatti addestrato ben quaranta scoiattoli, dalla nascita fino ai sei mesi, a rompere le noci per un anno prima dell’inizio delle riprese. Ovviamente girare la scena non fu semplice. Ci vollero ben dieci settimane per avere un risultato accettabile.
Il look rubato
Il celebre ed inconfondibile look dell’eccentrico magnate dei dolci, Willy Wonka, è ispirato a quello della famosissima direttrice della rivista Vogue, Anna Wintour. Da lei Johnny Depp ha preso il taglio di capelli e i famosi occhiali sproporzionati.
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