Ieri sera la Camera dei deputati ha approvato all’unanimità l’assegno di sostegno per le famiglie con figli fino ai 21 anni.
La misura di aiuto per le famiglie ha ricevuto totale sostegno presso la Camera. Ora toccherà al Senato: molto dipenderà dalla riforma fiscale.
Finalmente una buona notizia per le famiglie italiane: proprio ieri sera la Camera dei deputati ha approvato all’unanimità il provvedimento legato all’assegno per i genitori. Si tratta di un aiuto legato al numero di figli e all’età di questi ultimi, e sarà quindi diversa a seconda delle situazioni. In attesa della risposta del Senato, vediamo i principali punti di quella che molti definiscono una rivoluzione del welfare.
Le regole del bonus
Innanzitutto chi ne avrà diritto: le famiglie con figli di età compresa tra il settimo mese di gravidanza e i 21 anni di età. L’assegno avrà cadenza mensile e il valore di base (che sarà tra i 200 e i 250 euro) dipenderà da diversi fattori. In primis il numero di figli: dal terzo figlio in poi l’importo sarà superiore, come nel caso in cui ci siano figli disabili. Il valore di partenza sarà comunque calcolato sull’ISEE dei singoli nuclei familiari, e i figli maggiorenni potranno ricevere il bonus direttamente su un conto personale.
L’obiettivo
Il fine ultimo della manovra, secondo la stessa Elena Bonetti, ministro delle Pari Opportunità e alla Famiglia, è facilitare le famiglie nella programmazione della vita. Questo il suo commento in merito al risultato di ieri:
La Camera ha appena approvato all’unanimità l’assegno unico e universale. È davvero un momento storico per il Paese e lo è per la politica, che con un voto trasversale rimarca l’assunzione di una responsabilità piena e importante, di tutti, per le famiglie. Un segnale bello da questo parlamento.
La politica che si mette tutta a servizio di tutti, a servizio del Paese. Il Family Act è nato come un sogno alla Leopolda ma è qualcosa di molto concreto, abbiamo voluto che partisse al più presto per rispondere subito alle attese che le famiglie hanno da anni. Primo atto è l’assegno, frutto di un percorso condiviso con le associazioni familiari a cui siamo grati per le sollecitazioni e il costante contributo costruttivo. Abbiamo voluto che fosse universale, per tutti i bambini. Unico, perché occorre più semplificazione. Stabile, ogni mese fino ai 21 anni, perché i ragazzi sono il nostro futuro da proteggere e accompagnare.