“Questa è la sede centrale di una megaditta italiana degli anni ottanta. La crisi del Paese, la svalutazione galoppante hanno finalmente generato nella classe impiegatizia un nuovo, incredibile, morboso attaccamento al lavoro..” Inizia così, con la solennità della voce narrante, come enunciasssse i versi della Divina Commedia, la saga del ragionier Ugo Fantozzi; modesto impiegato, oberato da infami vicissitudini tra i colleghi della Megaditta, la moglie Pina e la figlia Mariangela. Non resta che lui, un uomo solo al comando, la canottiera trash come mantello di Superman: “Fantozzi contro tutti” stasera in tv, ‘sembrava una giornata come tutte le altre…’
Sabato 18, alle ore 20 e 25, in telecronaca diretta da Wembley, Inghilterra-Italia, valevole per la qualificazione della Coppa del Mondo. Fantozzi aveva un programma formidabile davanti altelevisore: calze, mutande, vestaglione di flanella, vestaglione di flanella, spaghetti in cottura, birrone gelato, sul tavolinetto frittatona di cipolle per la quale andava pazzo, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero! Si, perché, l’inconsolabile Ugo, aveva un altro mortale nemico: il telecomando. “A una cert’ora della notte le famiglie si ritirano sconfitte: è l’ora critica, l’ora di Proibito, di Vietatissimo, di Oro-scopone…” Chi più di lui, record condominiale di cambi di canale, conosceva le audaci programmazioni.
Fantozzi, ‘ecceziunale‘ Coppa Cobram
Neri Parenti, il regista più famoso dello svago fatto a pellicola, dal Montgomery sulle nevi di Cortina al completo d’ufficio del ragioniere più famoso in Italia; autore di questa sarcastica commedia del 1980, fu soprattutto amico di Paolo Villaggio, che collaborò con lui alla regia del film, oltre ad esserne protagonista. Ci sono pezzi di repertorio, stasera in tv con “Fantozzi contro tutti“, entrati nell’immaginario collettivo, come la Coppa Cobram, ambito quanto utopistico trofeo, di una gara ciclistica “a eliminazione”. Dal nome temutissimo del Visconte Cobram. Mediocre ciclista dilettante da giovane, pretendeva che il ciclismo lo praticassero tutti i suoi dipendenti. Cinquanta gradi sotto zero, tra salite e tornanti. Sarà la prima volta di Milena Vukotic nel personaggio di Pina Fantozzi, la moglie, prima interpretata da Liù Bosisio. Ma questa volta non apparirà la signorina Silvani interpretata da Anna Mazzamauro.
La settimana bianca era una delle più tragiche tappe obbligate di Fantozzi e dei suoi sventurati colleghi. Ortisei la meta vacanziera da raggiungere, che si farà ancora più lontana, a causa di una turbolenza chiamata “Ventilatio Intestinalis Putrens”. Un meteorismo che colpisce l’intestino, cui è affetto, il geometra Calboni, che emette forti flatulenze, delle quali incolpa Fantozzi, cacciato inevitabilmente dallo scompartimento, per l’aria irrespirabile. Lo sci non fa per lui, e avendo promesso alla Pina di perdere almeno cinque chili, decise per il dimagrimento alternativo: ricoverandosi nella modernissima clinica locale, sotto il controllo medico del professor Birkermaier, dell’Università di Jena. Famoso per la dieta che s’ispira al principio “Chi tocca cibo kaputt!”.
Fantozzi, controfigura di un innamorato
C’è anche Diego Abatantuono in “Fantozzi contro tutti” stasera in tv, nel ruolo di Cecco nipote del fornaio, con i suoi classici epiteti da manuale: “shprupurziunato per quel che riguarda le dimensioni“. L’io narrante lo dipinge senza complimenti: “un orrendo butterato di ventisei anni, con il culo molto basso ed un alito agghiacciante, tipo fogne di Calcutta”. “Sai cos’è questa? La sintesi della disgrazia, l’apice… l’apoteosi della schifezza”: Cecco contro Pina. Ma nessuno sa che Ugo Fantozzi è indistruttibile. Perché è il più grande “perditore” di tutti i tempi. “Ho perso sempre tutto…”, compreso la testa per un mostr… per una donna come la Pina.
Federica De Candia. Seguici sempre su MMI e Metropolitan Cinema!