Un vertice tra il Comitato Tecnico Scientifico, i ministri e il premier Conte ha definito quella potrebbe essere la Fase 2 dell’emergenza coronavirus, da attivare dopo quella attuale. Al momento non c’è nessuna data prevista per la sua messa in atto e la linea rimane sempre quella di una graduale prudenza. “Dobbiamo stare molto attenti alla fase 2: se sbagliamo i tempi torniamo in lockdown e ricominciamo da capo“, ha detto ieri a Porta a Porta il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, raccomandando il rispetto delle regole ”che salvano la vita”.
Ecco come potrebbe essere la Fase 2
Quello che è emerso nel vertice tra i tecnici e il presidente Conte è che la Fase 2 potrebbe essere disposta in due step. Il primo consisterebbe nella riapertura “prudente e graduale” delle attività produttive chiuse a causa dell’emergenza. Il secondo step invece comporterebbe una rimodulazione delle misure imposte per le uscite e gli spostamenti. Questi due punti saranno al vaglio in un confronto che proseguirà in vista della scadenza del prolungamento delle misure restrittive prevista per il 13 aprile.
Un rigoroso distanziamento
Durante il vertice tra governo e Comitato Tecnico Scientifico si è discusso anche delle misure di garanzia da applicare per realizzare i due possibile step della seconda Fase. Si pensa infatti ad un rigoroso distanziamento sociale da predisporre al momento delle riaperture e anche a nuovi test sierologici e tamponi che sono al vaglio del Comitato Scientifico. Inoltre nel vertice si è parlato di un potenziamento del Sistema Sanitario territoriale e degli ospedali Covid. Non è stata definita nessuna data certa per l’inizio della Fase 2. “Sta calando un po’ la curva”dei contagi, ma non dobbiamo cominciare a considerare quelle regole di contenimento facoltative“, spiega Il ministro Di Maio a Porta a Porta perché la guardia resta sempre alta.