Con la nuova ordinanza per la fase 2 si muovono varie ipotesi riguardo il controllo su i mezzi pubblici. Un’ipotesi a Roma riguarda la possibilità da parte di chi percepisce il reddito di operare come controllore.
La Raggi, per la fase 2, propone le forze dell’ordine per i controlli su i mezzi pubblici
Nella fase 2, il Comune ed Atac dovranno risolvere gli interrogativi riguardo il controllo dei flussi di persone in metro e nei bus. La Regione Lazio si prepara ad uscire con un’ordinanza che dovrebbe sciogliere i dubbi riguardanti i procedimenti da attuare. La prefettura, il comune di Roma e la Regione sono a lavoro insieme.
Il nodo più difficile da sgrovigliare concerne il tema dei trasporti, precisamente dei controlli da attuare nelle metro e nei bus. Atac dovrà occuparsi di attuare l’ordinanza firmata dalle Regione, cercando di trovare i mezzi di supporto per garantire i servizi. Nel frattempo, sono state garantite le mascherine ed è stato stabilito il numero dei passeggeri.
La questione dei controlli
La questione dei controlli rimane ancora una situazione spinosa. Il punto cruciale riguarda il personale che dovrà occuparsi di accertare la regolarità dei flussi in metro e nei bus. In merito ai controlli, la sindaca Raggi proponeva l’ausilio delle forze dell’ordine. La prefetta Pantalone, risponde però bocciando la proposta del sindaco pentastellato.
Non si esclude la possibilità di utilizzo della Polizia Locale. L’Atac d’altro canto, a forze spiegate, riuscirebbe a coprire metà delle stazioni metro di Roma, lasciando scoperti gli autobus. In ogni autobus, probabilmente, verrà impiegato un addetto, da affiancare agli autisti, e cinque persone per ogni stazione.
Cotral e Atac hanno due situazioni diametralmente opposte. Cotral prospetta l’assunzione di nuovo personale, a contratto a tempo determinato. Atac invece, non potrà assumere nuovo personale, per mancanza dei fondi. Un’ipotesi accreditata concerne l’ausilio di volontari o di persone di altre categorie. I papabili dovrebbero essere: ausiliari del traffico, personale della protezione civile o coloro che percepiscono il reddito.
I controllori dovranno occuparsi di sorvegliare i flussi di persone e l’adempimento dell’utilizzo delle mascherine. Il “must” per utilizzare i mezzi di trasporto sarà quello di attenersi all’impiego delle mascherine. I posti degli autobus verranno ridotti, al 50% della loro capienza. Come procedura preventiva, i passeggeri dovranno salire dalle entrate posteriori, e scendere in quella di mezzo.
Verranno aumentati gli orari del funzionamento di trasporto, fino alle 23. Per garantire i servizi adeguati, rispettando le misure di prevenzione, sia Atac che il comune, sono a caccia di mezzi come pulmini, gt open bus, mezzi di trasporto per disabili e pullman gran turismo.
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