Catturati i tre detenuti evasi dal carcere di Massima Sicurezza di Favignana. Inutile la fuga in mare di uno dei tre. Un’evasione da film, nell’isola in cui fu detenuto Vallanzasca.

(CREDITS: Ansa.it)

I 3 detenuti, evasi dal carcere di Favignana, sono stati bloccati da una pattuglia composta da quattro militari dell’arma, grazie a mirati controlli predisposti dal comando dei carabinieri.

Erano riusciti a segare le sbarre del carcere di Massima Sicurezza “Giuseppe Barraco” e a calarsi con delle lenzuola, per poi dileguarsi, sparendo nel nulla per 5 giorni.

Il loro obiettivo era abbandonare l’isola con un gommone, che stavano tentando di rubare, ma sono stati sorpresi nei pressi del porto di Punta Longa poco prima di riuscire nella  “eroica” impresa.

il porto di Favignana (CREDITS: tvio.it)

Massimo Mangione, uno dei tre detenuti, si è gettato in mare tentando un ultimo e disperato tentativo di fuga. Mangione, però, non aveva previsto la rapida mobilitazione di tutte le forze dell’ordine presenti sull’isola, comprese le motovedette della Guardia di Finanza e delle Capitaneria di Porto che hanno fatto luce su tutto il tratto di mare.

Si è precipitato, così, a riva tentando di allontanarsi a piedi, ma le tracce degli indumenti bagnati lasciate sul terreno, hanno permesso ai carabinieri e alla polizia penitenziaria di scovarlo e catturarlo. I tre, successivamente, sono stati trasferiti da Favignana a bordo di una motovedetta.

Da sinistra: Adriano Avolese, Massimo Mangione e Giuseppe Scardino, 28 ottobre 2017. I tre evasi dal carcere di Favignana, dopo aver segato le sbarre sono saliti sul tetto del reparto e con delle lenzuola a mo’ di fune, si sono lanciati sul muro di cinta. Poi, sempre con le stesse lenzuola, si sono calati sulla strada. Palermo, 28 ottobre 2017.
(CREDITS: Ansa.it)

Vediamo chi sono:
Adriano Avolese, ergastolano, deve scontare la condanna per omicidio; Giuseppe Scandino, arrestato per una serie di rapine e per il tentato omicidio di un poliziotto, ha una condanna di 15 anni; Massimo Mangione, complice di Scandino, ha una condanna di 12 anni e 8 mesi.

Un’evasione degna di un film, nell’isola in cui fu detenuto Renato Vallanzasca, nel carcere con un sistema di sicurezza che si è rivelato pieno di falle, tanto che i tre hanno facilmente beffato il sistema di video-sorveglianza e le telecamere della zona, in quanto la fuga non è stata ripresa.

I tre fuggiaschi si trovano ora nella caserma del comando dei carabinieri di Trapani.

Martina Onorati