“Sei o non sei un maschio?! E allora vai, coraggio! Le cose te le devi conquistare! Se no non hanno nessun valore..“. A dirlo è Rocco, Salvatore Ficarra. Che con Michele, il socio Valentino Picone, improvviseranno, provando tutti i giorni, “Twist and shout” dei Beatles. Del gruppo di Liverpool sarà uguale il caschetto pettinato liscio, e le chitarre. Diretto da Fausto Brizzi, arriva stasera in tv “Femmine contro maschi“: “Se penso che cinque anni fa stavi ancora dietro a quell’amico tuo con la fissa dei Beatles..”. E pensare che si credevano alla maniera di Paul McCartney e John Lennon.
Sopravvivono indomiti, i classici contrasti tra uomini e donne, nella simpatica commedia italiana del 2011, con cui Fausto Brizzi ha ricevuto due candidature ai nastri d’argento. Il seguito del precedente “Maschi contro femmine“. Suddiviso in tre episodi, che danno visibilità a tutti i personaggi rimasti oscurati nella versione precedente. Tutti analizzati e scandagliati, per non parlarne mai più.
Femmine, femmene e malafemmene
L’androloga Anna (Luciana Littizzetto), specializzata ad impastare agnolotti, e il benzinaio Piero (Emilio Solfrizzi) suo marito. Quando, a causa di un incidente, l’uomo perde la memoria, la donna ne approfitta per modificarlo, rendendolo come lei vuole. Il bidello Rocco (Ficarra) e l’impiegato Michele (Picone), suonano a tempo perso in una cover band dei Beatles. Sotto le critiche di Valeria (Francesca Inaudi) e Diana (Serena Autieri), le loro rispettive compagne. Non si può crescere e maturare sentendosi sagome dei ‘baronetti’. Così la coppia tenterà di portare a compimento le perfomance musicali di nascosto. In fondo ad un garage, o in un basso senza finestre, tutto pur di ‘graffiare’ la chitarra in nome della ”Beatlemania”. Infine, Clara (Wilma De Angelis), madre di Marcello (Claudio Bisio), chirurgo plastico, chiede al figlio di poter trascorrere con lui e la moglie (Nancy Brilli) i suoi ultimi giorni di vita. Ignara che i due hanno divorziato da anni. “C’hai la cataratta ma non ti sfugge un cazzo..”. Brava Wilma.
Si affronta il tema dell’incomunicabilità tra le coppie; dei rapporti incrinati, delle continue incomprensioni, e la fine delle relazioni, nel film di stasera in tv “ Femmine contro Maschi“. Gli stereotipi abbondano: i maschi attaccati alla gonna di mammà, fedifraghi, e le femmine gelose streghe manipolatrici. Consuetudini che ci costringono a pensare perché Wilma De Angelis non abbia fatto coppia nel film, con l’Orchestra Conte. Ma i litigi presto si fanno comici: la finta Bora Bora dove Marcello (Bisio), l’ex moglie Paola (Brilli) e i figli girano un filmino per far credere a Clara (De Angelis), di esser stati in vacanza in Polinesia, è in realtà Rosignano Marittimo a Livorno. Famosa è la canzone, colonna sonora del film, Vuoto a perdere, scritta da Vasco Rossi e Gaetano Curreri, cantata da Noemi.
Maschi, uomini, quaquaraquà
Nella sua ultima scena Solfrizzi, d’accordo con il regista, cita il suo professore del liceo, tale Martinelli, “una vera carogna”. A distanza di anni, ma non sarà mai troppo tardi per togliersi la soddisfazione. In questa teoria della specie umana rubata a Darwin, spiccano Ficarra e Picone. Ci mettono la faccia, le smorfie, e dentro un pulmino con fiori ‘peace e love’, trasformano i divi britannici in spauriti Beatles siculi.
Federica De Candia per MMI e Metropolitan Cinema. Seguici