Ancora una volta siamo davanti ad un femminicidio, sono state uccise altre due donne, in Calabria e in Lombardia. Si tratta rispettivamente della quinta e della sesta vittima dall’inizio del mese.

Femminicidio: uccise Sonia in Calabria e Giuseppina in Lombardia

Non si arresta il fenomeno del femminicidio, siamo davanti ad altre donne uccise ancora una volta, dagli uomini che amavano e che avevano sposato. In un solo giorno, sono state uccise altre due donne.

La prima Sonia, aveva 43 anni ed era madre di due figli. E’ stata accoltellata a morte dal marito Giuseppe, al culmine di una lite. L’uomo di 52 anni è stato fermato dai Carabinieri. L’omicidio è avvenuto nell’abitazione della coppia a Fagnano Catello in provincia di Cosenza, pare che i due fossero ai ferri corti da tempo.

Poco dopo pranzo, i vicini hanno sentito le urla disperate di Teresa, la figlia della coppia e hanno subito chiamato i soccorsi. Rientrata a casa, la ragazza ha trovato la madre in un lago di sangue. I Carabinieri non hanno potuto far altro che chiamare l’Elisoccorso, ma non c’era più nulla da fare.

L’assassino è stato trovato vicino casa, con i vestiti ancora sporchi di sangue, interrogato ha tentato di giustificarsi. Ha sostenuto di aver perso il lume della ragione nel corso di una discussione, iniziata perché la donna era rientrata tardi la sera prima e la cosa non gli era andata giù.

La seconda Giuseppina, aveva 46 anni ed anche lei, era madre di due figlie. Da dopo la separazione viveva ad Agnosine, in Valsabbia, in provincia di Brescia ed è lì che è stata uccisa proprio dall’ex marito, Paolo.

La donna è stata raggiunta dall’uomo che l’ha accoltellata una decina di volte sulle scale della palazzina, compiuto il massacro si è costituito ai Carabinieri. “Una famiglia normale, due grandi lavoratori”, così li descrive il sindaco di Agnosine, Giorgio Bontempi. “Non si riesce a capire davvero cosa sia scattato nella mente dell’uomo”.

La donna aveva subito numerosi episodi di stalking, ma nonostante ciò non l’aveva denunciato. Quando è uscita per andare a lavoro, lui l’ha raggiunta nell’androne della palazzina, probabilmente passando da un cancellino sul retro dello stabile. Ha cercato di mettersi in salvo scappando verso la zona dei garage, ma non c’è riuscita. I Carabinieri hanno trovato tracce di sangue ovunque.

L’uomo si è costituito, ma di fronte al magistrato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ora è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.

Ecco alcuni dati sul femminicidio

Sonia e Giuseppina sono la quinta e la sesta vittima di femminicidio dall’inizio del mese.

Negli ultimi sette giorni sono state uccise otto donne, 77 dal primo gennaio. Quest’anno si conta, in media, una vittima ogni tre giorni. Quasi tutte sono state ammazzate in ambito familiare, soprattutto per mano del partner o dell’ex, secondo l’ultimo report del Servizio analisi criminale, della Direzione centrale della Polizia criminale.

Una terribile escalation, anche se i dati statistici rilevano un calo dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2020, quando erano già stati registrati 83 omicidi di donne. Se durante l’anno della pandemia il numero degli omicidi ha raggiunto i minimi storici, la violenza contro le donne ha subìto un’impennata, nel 2020 le chiamate all’ 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking, erano aumentate del 79,5% rispetto all’anno precedente, sia per telefono, sia via chat (+71%), con un boom da fine marzo 2020, quando è cominciato il lockdown.