Si è sentito parlare tanto di Fentanyl: si tratta di un potente antidolorifico che sta facendo una vera e propria strage negli USA. La preoccupazione cresce anche in Italia: il governo ha deciso di iniziare a muovere i primi passi verso la prevenzione anche nel nostro Paese, sebbene non ci siano dati particolarmente allarmanti per ora.

Fentanyl: una bomba a orologeria

Secondo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano non c’è una vera e propria emergenza. “Ma occorre farsi trovare pronti”, dice. “ha ribadito il sottosegretario. “La nostra intelligence ha segnalato un interessamento della ‘ndrangheta nei confronti del fentanyl. Anche se stanno testando il mercato per verificare la convenienza del suo inserimento. Parallelamente sono in corso altre indagini. “Che riguardano contatti con dei fornitori in Cina, ma stiamo parlando anche dal punto di vista delle indagini di un fenomeno circoscritto”. Nel 2023, una indagine della Guardia di Finanza a Piacenza, ha sventato l’importazione di 100mila dosi di Fentanyl. Si trattava di un traffico internazionale proveniente dalla Cina agli USA, per un valore complessivo di oltre 250mila euro.

Per prevenire una plausibile emergenza, si sta attivando un Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di fentanyl e di altri oppioidi sintetici: è stato presentato oggi a palazzo Chigi. E la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha presentato questo piano con fierezza. “L’Italia è tra i primissimi in Europa ad adottare un piano articolato di prevenzione contro l’uso improprio del fentanyl”, ha detto. L’obiettivo è quello di fare sensibilizzazione sul territorio nazionale e informare i cittadini. Purtroppo i più fragili sono sempre i giovanissimi.

Come funziona il Piano

Il Piano è a un livello sia preventivo, che di gestione di una eventuale emergenza. Per quanto riguarda l’aspetto sanitario, se ne occupa il Ministro della Salute Orazio Schillaci. E lo fa rafforzando la sorveglianza sulle dosi in commercio. E ancora, vigilando sui furti in farmacie. E non solo: attiva anche l’allerta nelle Unità di Pronto Soccorso e Terapie intensive, in caso di intossicazioni acute. Unita a scorte dell’antidoto agli oppioidi sintetici, il naloxone. Infine, è previsto anche un percorso di formazione destinato alle Forze dell’Ordine, agli operatori sanitari, oltre al coinvolgimento del mondo dei servizi e delle comunità.

Queste altre parole di Schillaci: “Saranno anche potenziati i controlli dei Nas, stiamo allertando Regioni e farmacie a un’attenzione massima per evitare i furti. Le attività pianificate, anche con il contributo dell’Aifa prevedono due tipi di misure: di prevenzione e di contrasto. Le misure di prevenzione saranno concentrate sul rafforzamento delle azioni di monitoraggio e controllo nella distribuzione e somministrazione del fentanyl per evitarne l’utilizzo per scopi non sanitari”. In merito ai corsi di formazione a favore dei professionisti sanitari coinvolti, dice che questi sono “finalizzati al riconoscimento delle overdosi da fentanyl”, così da consentire una “immediata somministrazione dell’antidoto”.

Cosa sta succedendo negli USA?

Diverse nazioni degli USA stanno, o hanno già dichiarato, l’emergenza a riguardo. Sono stati circa 100mila i morti nel 2022. I sequestri della cosiddetta “droga degli zombie” effettuati dalla Drug Enforcement Administration (Dea) hanno raggiunto un totale di oltre 6 tonnellate in polvere e 59,6 milioni di compresse contraffatte e contenenti fentanyl. Dai dati riportati, le quantità sequestrate equivalgono a oltre 398 milioni di dosi letali. Il farmaco è un oppioide sintetico. La sua pericolosità sta nel fatto che ha una attività narcotica da 50 a 100 volte più potente della morfina. E tra le 30 e le 50 volte più della eroina.

Ma “esistono altri oppiacei sintetici simili con una potenza fino a 100mila volte superiore alla morfina”, come spiegato dalla professoressa Sabina Strano Rossi, la Presidente del Gruppo Tossicologi Forensi Italiani. Negli USA i dati riferiscono di una media di 180 vittime al giorno, fino al picco di 109mila decessi in un anno. Lo ha ribadito anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Che afferma come la prevenzione sia fondamentale in questo senso. In Europa nel 2021 sono stati registrati 137 decessi associati al Fentanyl. Di questi, 88 in Germania; mentre fino ad ora, sono circa 200 i decessi documentati.

Marianna Soru

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