Fernando Alonso, al suo ultimo anno in Formula 1, dichiara che terminare la stagione come primo pilota <degli altri> “non significherebbe nulla”, mentre ciò che conta è portare la McLaren il più in alto possibile.
Nel mondiale di Formula 1 del 2018 il vantaggio ottenuto dai primi contendenti al titolo iridato Mercedes, Ferrari e Red Bull rispetto al resto dei costruttori, significa che anche i loro sei piloti manterranno le prime sei posizione del mondiale piloti, mentre i team occuperanno le prime tre posizione della classifica costruttori.
Tutto ciò significa che per i piloti restanti la settima posizione nella classifica del mondiale equivarrebbe al vincere il titolo mondiale “dei secondi”, infatti i piloti in lotta per questa posizione sono: Sergio Perez (della Force India), Kevin Magnussen (della Haas) e Nico Hulkenberg (della Renault) tutti a quota 53 punti, mentre lo spagnolo Fernando Alonso li insegue a 50 punti.
L’ottima posizione (relativa) di Fernando Alonso per la battaglia al “primo posto dei secondi” è in contrasto con la triste realtà e natura del suo team, infatti la McLaren anche quest’anno non è riuscita a migliorare, toccando il fondo nelle qualifiche del Gran Premio del Giappone dove sono stati i più lenti (anche dopo la Williams in netta difficoltà).
La McLaren infatti è sesta nel campionato costruttori, questo anche grazie alla perdita dei punti conquistati dalla Force India a causa del cambio di proprietà, quindi il pilota spagnolo è più preoccupato nel conservare o per quanto possibile migliorare la situazione del team negli ultimi quattro appuntamenti del mondiale e della sua carriera in Formula 1.
Fernando Alonso infatti ha dichiarato ciò, notando anche i miglioramenti di team come Sauber, rispetto al loro deficit sul portare nuovi aggiornamenti:
“Non significa nulla per me finire settimo il campionato, non ha senso avere un piano per questo. Il mio unico piano è di finire nel campionato costruttori il più in alto possibile con la McLaren”.
“Abbiamo una forte posizione ora, forse non abbiamo speranza di cogliere Renault e Haas, ma il divario tra noi, la Force India e la Sauber si sta riducendo ogni gara perchè ora sono molto forti. Non lasceremo che ci raggiungano prima di Abu Dhabi, quindi questo è il mio obiettivo principale. Il campionato piloti, davvero non sono troppo interessato“.
Lo spagnolo inoltre ha aggiunto che la mancanza di sviluppo, nel bel mezzo del 2018, è la causa del peggioramento della situazione della McLaren quest’anno:
“Sentirsi bene, ci si sente bene, [riferito alla sua MCL33], l’auto sembra la stessa dell’anno scordo. Questo è probabilmente un problema. La Macchina è la stessa dell’anno scorso, e 12 mesi dopo, la gente guadagna un sacco di terreno rispetto a noi. Penso che vediamo costantemente nuove parti per i ragazzi di centrocampo ogni fine settimana, perchè vediamo le loro macchine, vediamo le foto che voi ragazzi prendete dalle macchine, vediamo sempre aggiornamenti per tutti, e probabilmente dalla Spagna, noi non ne abbiamo“.
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