Il nome grosso finito sotto la lente d’ingrandimento dei commissari è stato dunque quello del poleman Charles Leclerc.

Il monegasco della casa di Maranello, primo davanti a Verstappen alla fine del Q3, è stato ufficialmente messo sotto investigazione per un giro di rientro nel Q1 in cui avrebbe rallentato troppo non rispettando i limiti minimi di velocità imposti dal regolamento, il cosiddetto delta di velocità.

Pole Ferrari, nessun provvedimento contro Charles Leclerc

Leclerc e la Ferrari hanno spiegato alla direzione gara che il giro finito sotto investigazione era inizialmente di rallentamento, non di rientro, pertanto non soggetto a misurazione del delta. Poi, a metà del giro, il team ha deciso di far rientrare ai box Charles.

Oltretutto, a causa del traffico intenso, Leclerc ha dovuto fare molta attenzione a non ostacolare altri piloti, cosa che lo ha costretto a rallentare ulteriormente. La direzione gara ha quindi valutato che il comportamento del pilota è stato regolare e ha deciso di non prendere alcun provvedimento contro di lui.

Dal canto suo Sergio Perez, seconda guida della Red Bull, è stato indagato per non aver decelerato in regime di bandiera gialla in occasione di un lungo di Russell nel Q2.

Nel suo caso, le verifiche fatte hanno assolto il messicano da ogni accusa e scongiurato il rischio di una penalità, perché ha frenato e alzato il piede dall’acceleratore 70 metri prima della zona incriminata.

Williams, squalificato Albon

Il thailandese della Williams Alexander Albon è stato invece squalificato perché non è stato possibile estrarre dalla sua monoposto il quantitativo minimo di carburante di un litro richiesto dal regolamento. Il team ha chiesto e ottenuto la possibilità di poter comunque partecipare alla gara: Albon partirà dal fondo dello schieramento.