La stagione è già finita da un pezzo, ma Pecco Bagnaia non poteva non festeggiare nella sua terra, in mezzo alla sua gente, il titolo della Moto2 appena conquistato.
Festa Bagnaia a Chivasso: Il tempo delle celebrazioni non è ancora finito per “Pecco”. Il futuro pilota del team Ducati Pramac in MotoGP infatti ha festeggiato nella sua Chivasso. Una festa organizzata per celebrare il titolo mondiale della Moto2, conquistato in sella alla moto del team Sky VR46. Un grande risultato per il 21enne pilota piemontese, che ha mantenuto nel bel paese il titolo di categoria, succedendo nell’albo d’oro a Franco Morbidelli, anch’esso pilota della VR46 Accademy.
Ieri eravate tantissimi, è stato bellissimo rivivere tutti i momenti della stagione insieme a voi, GRAZIE DAVVERO e grazie soprattutto al Pecco OFC che insieme al Comune di Chivasso ha reso possibile tutto questo.
Alla prossima ?#GoFree ? pic.twitter.com/ver7F3ozum
— Pecco Bagnaia (@PeccoBagnaia) December 9, 2018
Festa Bagnaia a Chivasso – Pecco ripercorre i momenti salienti della stagione
Bagnaia è anche tornato su quella che è stata la sua stagione trionfale, raccontando a La Stampa le sue emozioni: “Mi fa molto piacere vedere tutto questo affetto intorno a me – ha spiegato Pecco, che poi ha raccontato quelli che secondo lui sono stati i tre momenti fondamentali di questa stagione – sicuramente la prima vittoria in Qatar. Poi la doppietta che abbiamo fatto io e Luca in Thailandia ed infine il momento in cui ho vinto il campionato, quando sono passato sotto il traguardo“.
Non sono mancati poi i ringraziamenti di rito, al termine di un campionato che lo ha visto vincere 8 gare su 18, con 12 podi: “Ringraziamenti devo farne tantissimi, perché sono stato supportato veramente da tante persone. L’Academy, la mia famiglia, i miei amici, il team Sky, la mia fidanzata, mia sorella…ci sono tantissime persone a cui devo dire grazie. Siamo stati una grande squadra quest’anno”.
Festa Bagnaia a Chivasso – Testa al 2019
Testa già rivolta al 2019 per Pecco, con l’attesissimo salto di categoria ed il confronto diretto con il suo mentore e idolo, Valentino Rossi: “Dalla Moto 2 alla MotoGP c’è il doppio della potenza. Le MotoGP hanno molta più accelerazione e molta più velocità. I freni poi frenano molto di più ed è tutto molto più spinto all’estremo. Devo dire che è stato davvero un bel primo approccio“.