A venti anni dall’ultima volta il Feyenoord torna a giocarsi una finale europea. Dopo aver sollevato Champions League e Coppa Uefa, gli olandesi, a Tirana, vogliono alzare al cielo anche la neonata Conference League, divenendo, così, la prima squadra a vincere tutte e 3 queste competizioni e mostrando a tutti come l’Olanda sia tornata a competere a grandi livelli. Gli unici che possono impedire al club lungo la Mosa di entrare nella storia sono i ragazzi di Mourinho, che sognano di riportare a Roma un trofeo europeo 50 anni dopo la Coppa Anglo-Italiana 1972.

Feyenoord, il percorso in campionato

Da anni le squadre olandesi faticano ad affermarsi in competizioni europee. Solo l’Ajax in tempi recenti è stato capace di raggiungere traguardi degni di nota, come la semifinale di Champions del 2019 o la finale di EL nel 2017. Per trovare un trofeo europeo vinto da club olandesi, però, bisogna tornare al 2002, quando lo stesso Feyenoord vinse al de Kuip la sua seconda Coppa Uefa battendo in finale il Borussia Dortmund.

Le tre grandi dei Paesi Bassi – che complessivamente vantano 6 CL e 4 EL – nel frattempo, però, non hanno mai smesso di dominare l’Eredivisie, divenuta da anni una questione fra Ajax, PSV Eindhoven e, appunto, Feyenoord (solo il Twente e due volte l’AZ hanno interrotto questo dominio fra il 1965 ed oggi). Anche quest’anno il titolo è stato vinto dai lancieri, al terzo successo di fila, a +2 sui Boeren. Più staccato il club di Rotterdam, terzo, con più distacco dalla vetta (distante 12 lunghezze) che vantaggio sulla quarta piazza del Twente (a -3).

Troppe le sconfitte del Feyenoord, ben 7, due delle quali arrivate contro l’Ajax, che hanno fatto perdere contatto con il primo posto. Tanti anche i passi falsi fatti dagli uomini di Slot, l’ultimo dei quali arrivato domenica scorsa in casa contro il Twente (1-2), ininfluente sulla classifica, ma che sul morale può lasciare strascichi in vista della finale di questa sera. Twente che al de Kuip si è confermato bestia nera del club del sud, dopo la vittoria a dicembre anche nei 16esimi della KNVB Beker, la coppa dei Paesi Bassi.

Feyenoord, il percorso in Conference League

L’avventura europea degli olandesi, visto il quinto posto in campionato della scorsa stagione, era dovuta partire dal secondo turno di qualificazione, giocato il 22 luglio 2021 dal campo del Drita, squadra di Gjilanë, in Kosovo. Dopo lo 0-0 dell’andata, il Feyenoord era riuscito a vincere 3-2 in rimonta grazie alla tripletta di Til, regalando ai tifosi il primo brivido stagionale. Il terzo e il quarto turno, invece, sono risultati più agevoli: le vittorie prima contro il Lucerna, superato con due 3-0, poi sull’Elfsborg, battuto grazie al 5-0 casalingo che ha reso vano il 3-1 degli svedesi al ritorno, hanno permesso agli uomini di Slot di approdare alla fase a gironi.

Qui, inseriti nel Gruppo E insieme a Slavia Praga, Union Berlino e Maccabi Haifa, gli olandesi hanno avuto vita facile, chiudendo da imbattuti a 14 punti e pareggiando solo contro gli israeliani all’esordio e contro i cechi al quinto turno. Dominio assoluto anche agli ottavi, dove Dessers e compagni hanno eliminato i serbi del Partizan Belgrado grazie al 2-5 esterno e al 3-1 del de Kuip.

Qualche sofferenza in più, invece, è arrivata ai quarti, dove il Feyenoord ha ritrovato lo Slavia Praga: il rocambolesco 3-3 dell’andata ha fatto tremare i tifosi ma l’1-3 del ritorno ha lanciato gli olandesi verso la semifinale contro il Marsiglia. Di fronte alla seconda squadra di Francia, gli uomini di Slot non hanno tremato, imponendosi 3-2 in terra olandese e difendendo il risultato al Velodrome. Adesso, a separarli da un successo storico, c’è solo la Roma di Mou, contro cui scenderanno in campo all’Arena Kombëtare questa sera alle 21:00.

Gli uomini chiave della stagione

Due nomi su tutti: Dessers e Sinisterra. Sono loro gli uomini simbolo a cui il Feyenoord s’è aggrappato durante la cavalcata verso la finale. 10 gol e 1 assist per il nigeriano, 6 e 4 per il Colombiano. Ottimi i numeri anche in campionato, dove Dessers si è fermato a quota 9 reti, mentre Sinisterra è arrivato a 12. Molto bene, ovviamente, anche Kökçü, centrocampista classe 2000 con 11 presenze e 2 gol in Conference.

Attenzione al rientrante Toornstra. Fermato da un infortunio a metà stagione, il capitano ha mostrato con la voglia di un ragazzino di riprendersi un posto da titolare in vista della finale: per adesso, 9 presenze e 2 gol in Conference per lui. Inamovibili (o quasi) per Slot i difensori Malacia, Senesi, Trauner e Geertruida, pacchetto arretrato che, in campionato, ha incassato solo 34 gol (seconda miglior difesa). Occhio anche alle mine vaganti Nelson, Linssen, Jahanbakhsh e Til, giocatori “a corrente alternata” che a prestazioni opache fanno spesso seguire partite magistrali.

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Autore: Alessandro Salvetti.

Crediti foto: pagina Facebook ufficiale Feyenoord Rotterdam.