Il mondo vive e si nutre di storie, racconti e leggende. Quante volte il passato diventa immenso, eterno, infinito grazie alla realtà che si mescola con la finzione? E’ così per ogni paese ed è così, e soprattutto, anche per il Giappone. Fiabe e Leggende Giapponesi 2: Creature Fantastiche di Ippei Otsuka, edito qui in Italia da Kappalab Edizioni, ha questo compito: dare uno spessore tanto reale quanto fiabesco al Paese del Sol Levante, raccogliendo e tramandando la sua storia attraverso fiabe di dei, Yokai e “mostri” vari.
Leggende che arricchiscono un popolo
“Fiabe nate da leggende, leggende nate da fiabe, personaggi realmente esistiti ma con origini favolistiche e favole che affondano le radici all’interno di eventi storici: un panorama vastissimo di storie capace di fungere da monito o da esempio per ogni generazione attraverso allegorie e metafore“.
Fiabe e Leggende Giapponesi 2: Creature Fantastiche non è un semplice libro di favole, è la storia di un popolo. Attraverso quelli che in molti considerano “mostri”, soprattutto noi occidentali perché totalmente fuori da tale mentalità storica, vengono narrati avvenimenti realmente accaduti (ok, fortemente in chiave favolistica, ma in ogni caso successi davvero) e lezioni di vita che fanno crescere nel rispetto verso il prossimo.
Prendo come esempio, giusto per citarne qualcuno, per il primo caso, “Ushiwakamaru e Benkei“, e per il secondo “La gratitudine della Gru” o “Il mantello invisibile del Tengu”.
Queste tre leggende, e tutte quelle presenti, non si fermano al sovrannaturale, al Kappa, al Tenuki o all’Oni, c’è un qualcosa in più: una morale. Un insegnamento che i giapponesi, attraverso delle favole per nulla per bambini, sono riusciti a tramandare nel tempo e farne dei capi saldi della loro identità culturale. E se noi oggi possiamo leggerle, studiarle e imparare da loro qualcosa, è perché come popolo hanno voluto esportarli anche fuori dalla loro antica isola.
Hanno deciso di non dimenticare e di crescere con loro sempre più.
Da fiabe a qualcosa in più
Queste leggende, indelebili nella memoria, si sono anche evolute nel tempo, diventando capisaldi della cultura pop giapponese e non solo. Infatti quante volte troviamo gli Oni nei manga, nei film, nei video musicali, nel cosplay, nei poster pubblicitari immensi sui grattaceli di Shibuya?
A tal proposito, è interessante la disgressione dopo ogni racconto di Andrea Baricordi, in cui non solo ci illustra le cento e più varianti delle favole, ma anche come sono state importate nel resto del mondo, sotto quale forma e come cambiano le creature da un paese a un altro (ad esempio la storia della Gru è a tratti simile a quella di Melusine NdA). In più ci dice in quale manga, film, serie possiamo trovare la trasposizione dei personaggi, un esempio fra tutti: il sensei Osamu Tezuka ha dedicato una sua opera a Benkei, quindi possiamo vivere, per una volta, tutta la vicenda storica (e leggendaria) dal punto di vista dello yamabushi e non di quello di Ushiwakamaru che riportano tutti i libri, film ecc.
Fiabe e Leggende Giapponesi 2: Creature Fantastiche di Ippei Otsuka è stata una compagnia piacevole. Il libro è riuscito a trasportarmi in un mondo antico, delicato, ma anche forte e ricco di storia. Mi ha fatto apprezzare ancora di più la cultura nipponica insegnandomi tante cose.
Non vedo l’ora di poter recuperare il primo volume, “Fiabe e Leggende Giapponesi“, ma soprattutto di poter leggere tutte le altre loro opere dedicate al folclore giapponese come: Yokai, Enciclopedia dei Mostri Giapponesi, Enciclopedia degli Spiriti Giapponesi, La storia della Principessa Splendente e molti altri.
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Maria Francesca Focarelli Barone (BatMary)