Cronaca

Fiamme al Fatebenefratelli di Roma, colpa di una sigaretta

Principio di incendio al Fatebenefratelli di Roma a causa di una sigaretta. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco che hanno fatto evacuare alcuni pazienti nel panico. Nel 2013, altro incendio nell’ospedale. 

Un semplice un mozzicone di sigaretta gettato nel cestino e subito dopo le fiamme. E’ accaduto giovedì, nel pomeriggio. Poco dopo, l’intervento dei vigili del fuoco al Fatebenefratelli di Roma, ha sedato il fuoco.

Credits: meteoweb.eu

L’incendio è divampato in un piccolo bagno non accessibile al pubblico, tra la farmacia e l’accettazione, al piano terra dell’ospedale sull’isola Tiberina.

“Il sistema antincendio ha funzionato alla perfezione. L’allarme e la squadra antincendio dell’ospedale si sono attivati immediatamente”, informano dall’ospedale.

I messaggi lanciati dagli altoparlanti e l’acqua presa a piovere dal sistema automatico di spegnimento hanno mandato nel panico alcuni pazienti, immediatamente evacuati dai vigili del fuoco nonappena arrivati sul posto.

“L’attività di assistenza non ha subito interruzioni, tutto sta funzionando regolarmente”, aggiungono dall’Isola Tiberina, “sono stati evacuati a scopo precauzionale per il fumo alcuni uffici limitrofi ma non i reparti”.

L’incendio è avvenuto in una zona riservata ai dipendenti ed appunto per questo, non è escluso che sia stato un impiegato a gettare il mozzicone che ha causato incendio.

 

Il precedente del 2013

Non è la prima volta che le fiamme divampino nell’ospedale della capitale.
Quattro anni fa un incendio si è sviluppato nel reparto di psichiatria. A dare l’allarme, il parente di un paziente che ha intravisto del fumo uscire da una finestra. Immediato l’intervento di sei squadre dei vigili del fuoco che ha spento le fiamme. I pazienti sono stati spostati in un altro reparto e alcuni sono usciti in terrazzo a causa del fumo nero e acre che aveva invaso il reparto, inoltre, sono state messe in atto anche misure precauzionali, evacuando il reparto di neonatologia.

Invece del mozzicone, questa volta, a prendere fuoco, è stato un materasso di un letto vuoto. Due oggetti differenti, la causa delle fiamme, ma la medesima disattenzione e noncuranza del personale. 

 

Due casi di incendi a 4 anni di distanza l’uno dall’altro altro, nello stesso ospedale. Due lieto fine, interventi immediati, certo, ma l’incendio avrebbe potuto prendere una piega diversa, ci sarebbero potete essere vittime. E tutto per cosa?  Disattenzione, distrazione, noncuranza  (per altro non concessa quando si parla di persone deboli e malate)… che avrebbe potuto dar vita ad una tragedia!

Chi ha generato le fiamme poteva coinvolgere vittime.
Andrebbero presi provvedimenti penali per chi, non curante delle conseguenze, ha gettato il mozzicone come fosse la cicca di una gomma.

Martina Onorati

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