Il figlio del garante dei 5 Stelle è stato accusato di stupro. Il giovane ragazzo, Ciro Grillo, assieme ad altri 4 amici, sono stati ascoltati dai pm di Tempio Pausania per i fatti avvenuti nella villa di Grillo in Costa Smeralda nel 2019.

I fatti che coinvolgono il figlio di Grillo

Nell’estate del luglio 2019, tra le mura dell’abitazione privata della famiglia Grillo, sembra consumarsi un fatto terribile. Siamo in Costa Smeralda e quattro ragazzi della Genova bene approfittano sessualmente di una giovane 19, tra la notte del 15 e 16 luglio. Secondo quanto denunciato dalla giovane italo-svedese ci sarebbero state violenze e abusi a sfondo sessuale ripetuti. I pm di Tempio Pausania, dopo che nel novembre scorso il magistrato ha chiuso le indagini e ha messo gli atti a disposizione della difesa, hanno così interrogato i poco più che ventenni ragazzi accusati dei fatti orribili di quella notte; tra silenzi e smentite.

Giovani privilegi

Tra serate in discoteca e visite fisse al Billionaire, la privilegiata combriccola di Grillo rappresenta il benestare di giovani imborghesiti. Sembra quasi una serie Netflix. Dei giovani ragazzi, tanto denaro, la Costa Smeralda e la pura ed ingenua fantasia di volersi divertire; come qualunque altro ventenne al mondo. Ma quando i valori di una vita privilegiata si scontrano con l’inaffidabile inesperienza della responsabilità ecco che accadono certe cose. Ci si trova invischiati, forse responsabili, di orrori indicibili. E così, dopo una denuncia a carico di quattro soggetti, si apre l’inchiesta che vede coinvolti Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. Accusati da una studentessa diciannovenne di stupro di gruppo.

Gli orrori di una notte

Costretta ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel box del bagno. Afferrata per la testa a bere mezza bottiglia di vodka e costretta ad avere rapporti di gruppo approfittando delle sue condizioni di inferiorità psicologica e fisica”. Questa la terribile lettura crime riportata dall’Adnkronos come atto di accusa della Procura di Tempio Pausania a carico dei 4 ragazzi, tra cui Ciro Grillo, ascoltati questa mattina. Ora i pc dovranno decidere se lasciar cadere le accuse (archiviando i fatti) o chiedere il rinvio a giudizio del figlio del garante pentastellato, insieme agli altri 3 giovani amici.

Tra silenzi, ombre e smentite

Il procuratore Capasso non rilascia informazioni sul caso, nascondendosi dietro un muro di silenzi. La decisione di un eventuale archiviazione del caso avverrà tra non meno di 20 giorni, tempo tecnico in cui si dovrà capire se ci sono le basi per un rinvio a giudizio. Intanto il residence dove avvennero i fatti è stato individuato grazie a un selfie scattato dalla giovane ragazza ed è riconducibile a Beppe Grillo. Il quale ha più volte ribadito che “Non c’è stata violenza sessuale, ma sesso consenziente“. Tale definizione dei fatti è nella posizione dello stesso accusato che di dichiara non colpevole.

Emanuele Battagli