Filippo Turetta è stato trovato e catturato in Germania. Il fermo avviene quindi a una settimana dalla fuga e poche ore dopo il ritrovamento del cadavere di Giulia Cecchettin in un dirupo vicino al lago Barcis, in provincia di Pordenone. La ragazza è stata uccisa a coltellate al capo e alla gola.
Giulia era già morta quando è stata lanciata nella scarpata della Val Caltea, a Barcis, dopo essere stata scaricata dall’auto di Filippo. Ne sono convinti gli investigatori sulla scorta di quanto ha riferito loro il medico legale Antonello Cirnelli che ha svolto l’ispezione esterna della salma per conto della Procura di Pordenone
Appare dunque impossibile che la ragazza fosse ancora viva, molte ore dopo, quando l’ex fidanzato ha scaricato il corpo in un canalone, a centinaia di chilometri dal luogo dell’aggressione. L’autopsia, che potrebbe essere eseguita già lunedì, chiarirà comunque le cause del decesso e l’arco temporale del crimine. Il corpo, nonostante quasi un settimana nel bosco, era integro.
Su Filippo Turetta, ragazzo di 22 anni, pendeva un mandato internazionale che è passato da tentato omicidio a omicidio, forse anche premeditato. Si perché questo studente di ingegneria, questo “bravo ragazzo” come sottolinea la sorella di Giulia, aveva fatto ricerche online – scrive il Corriere – per kit di sopravvivenza e mappe dei sentieri di montagna in Tirolo