Milano conquista la settima Coppa Italia della sua storia dominando in lungo e in largo per tutto il weekend lungo. Non riesce l’ex Repesa a giocare uno scherzetto all’Olimpia, ma raccoglie diverse note positive dopo aver raggiunto la finale contro ogni pronostico. La partita è senza storia nonostante Pesaro riesca a stare sotto il primo quarto chiudendolo sotto solamente 21-15, arrivato grazie a una conclusione di Moraschini sul finire del quarto. Ma nel secondo periodo la squadra di Messina sale di giri e grazie a un parziale di 27-6 (record negativo di punti realizzato da una squadra in un singolo periodo) all’intervallo lungo si ritrova in vantaggio di 27 lunghezze grazie ai 9 punti filati del capitano della nazionale Gigi Datome (premiato MVP a fine gara grazie a 15 punti). Da qui inizia una partita di ordinaria amministrazione per i meneghini che supera anche i 30 punti di vantaggio e chiuderà il match 87-59. Il divario tecnico tra le due squadre è troppo ampio e Milano si aggiudica il secondo trofeo stagionale dopo la Supercoppa conquistata a Bologna lo scorso 20 settembre. La Carpegna Prosciutto dopo aver battuto Sassari, in quella che è stata di gran lunga la partita più emozionante delle Final 8, e dopo l’impresa con Brindisi non può nulla contro una Armani che nel corso di tutto il torneo ha sempre dato la sensazione di essere in pieno controllo vincendo tutte le partite con uno scarto di almeno 28 punti e scollinando sempre gli 80.

Mundi Lorenzo

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