“Finalmente la felicità”: Leonardo Pieraccioni chiamato da Maria De Filippi stasera in tv

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Di Federica De Candia

‘Maria apri la busta’. Quando Maria De Filippi chiama, direttamente dalla trasmissione “C’è posta per te“, a Benedetto Parisi non resta che presentarsi. Il musicista di Lucca (Leonardo Pieraccioni), ignaro di chi possa cercarlo, scopre, seduto sul divanetto tv, che sua madre morta da poco, aveva anni prima adottato a distanza una bambina brasiliana. Luna (Ariadna Romero), ora diventata una modella bellissima, giunta in Italia per conoscere il fratello. Stasera in tv “Finalmente la felicità“, e “Se la fatica supera il gusto, lascio la f**a e mi attacco al Lambrusco!”, lo dice quel genio di Sandrino che è Rocco Papaleo.

Io ti propongo un semplice calcolo: noi stiamo insieme da 3 anni, la zia di Crotone è malata da 4, allora io so’ cornuto da un anno prima di conoscerti!“. Ancora lui, Sandrino rivolto alla sua ragazza, sfodera una parabola di vita in tutta la sua esperienza dialettale. Con quel imprecisato accento meridionale fatto suo. Vicino a lui, la figura del musicista ricco e importante, che tratta tutti con supremazia, e usa la pubblicità di Facebook per conoscere solo belle divette. Le riprese del film del 2011 stasera in tv, “Finalmente la felicità“, con la regia dello stesso Pieraccioni, si sono svolte principalmente a Firenze, nella zona di Lucca e dintorni. E nel noto Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula (Cagliari). Un film fatto non solo di luoghi toscani, ma veracemente toscano nel suo profondo. Commedia al lampredotto e Chianti, che accompagnano la solita minestra.

Suona la felicità

Le donne son partiture troppo complicate, Mozart e Beethoven, in confronto, hanno solo scritto… mazurke”. Dice Benedetto, musicista e compositore di apprezzabili motti di vita. “Sei il più infame, bugiardo, traditore, mignottaro che io conosco! A parlare è Mara (Michela Andreozzi) rivolta al musico Benedetto, in una nota ‘stonata’. Massimo Ceccherini, lui che risolve i film e ogni copione, l’allegria assicurata, compare solo in un cameo come paziente dell’ospedale, quando Sandrino è delirante a causa dell’insolazione. Del cast fanno parte anche Thyago Alves, Andrea Buscemi e Shel Shapiro. E Maurizio Battista rende divertente la scena del viaggio in treno.

Pieraccioni ha avuto ispirazione per il suo film grazie all’autore e amico Domenico Costanzo, che gli raccontò di avere una sorella brasiliana adottata a distanza, che lui stesso era desideroso di vedere. E pare che Ariadna Romero, la protagonista, è stata scelta dopo ben 300 provini, nonostante inizialmente il regista cercasse un’attrice spagnola. Ma vinse il fascino e la spontaneità della samba, al caliente tango.

La felicità in una busta

Le musiche sono del maestro Gianluca Sibaldi, musicista pistoiese, che ha già collaborato con il regista e con Giorgio Panariello. Anche Pieraccioni si cimenta nella scrittura dei testi come in ‘Memoria e fiducia‘, brano del film. Tra chitarra, tastiere, e il coro di voci bianche della Cappella di Santa Cecilia di Lucca. Si sente anche la tradizionale siciliana “Vitti ‘na crozza”, in una versione stravagante in inglese, fatta appositamente per la commedia, e cantata dallo stesso Sibaldi. Quando Sandrino convince Benedetto a partire sul bus dei turisti francesi per raggiungere in Sardegna Luna, ad accompagnare lo strano gruppo, sarà il brano “Les zingaron”, risuonato in francese. Durante le scene nella trasmissione della De Filippi, gli impossibili aggiustamenti familiari in prima serata, non poteva mancare il solito brano strumentale, sigla originale della stessa, che è una sorta di riarrangiamento di ‘Dancing Queen‘ degli ABBA. Tutto questo e di più, perché Benedetto non ha chiuso la busta.

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