Fisco, lotta all’evasione: è l’obiettivo del “pacchetto digitale” che il governo sta studiando in vista della prossima legge di bilancio.
L’obiettivo è da un lato quello di rendere sempre più semplice il rapporto col fisco e dall’altro di accelerare ulteriormente il recupero dell’evasione, in particolare dell’iva.
Un piano che comprende anche l’obbligo di fatturazione elettronica tra privati.
Nel pacchetto potrebbe entrare anche il “documento unico di vendita” per semplificare la comunicazione telematica dei corrispettivi.
Il fulcro del progetto sarebbe, appunto, l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica anche tra i privati, che già è in vigore per i rapporti con la pubblica amministrazione da giugno del 2014. Però ha bisogno del via libera da Bruxelles.
Altro punto è quello della semplificazione delle comunicazioni dei dati al fisco con la creazione del suddetto “documento unico di vendita”. In questo modo, la documentazione da inviare al fisco viaggerebbe per via telematica, raggiungendo un server centrale. I dati sarebbero poi anche a disposizione nel proprio “cassetto fiscale”. Ferma restando anche la possibilità di richiedere una copia di fatture o ricevute.
Al momento si tratta ancora di ipotesi che si stanno valutando. E coinvolge l’intera amministrazione finanziaria. Dal dipartimento delle Finanze e la Ragioneria generale dello Stato a Guardia di finanza, Agenzia delle Entrate e dogane.
Inoltre, il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Enrico Costa, è intervenuto chiosando una fiscalità più a misura della famiglia.
Il Ministro degli Affari regionali, Enrico Costa (Fonte: nanopress.it)Costa, nel documentare tutti i provvedimenti assunti, segnala: “Ora serve un salto di qualità per arrivare al riconoscimento della famiglia dal punto di vista fiscale”.
“Io sono favorevole – afferma – ad intraprendere subito il percorso per valorizzare il rapporto tra numero di figli e prelievo fiscale. Ma dobbiamo discuterne tenendo conto delle risorse a disposizione“.
“Intanto – aggiunge – si può pensare ad un rafforzamento delle detrazioni fiscali per il secondo o per il terzo figlio. Non è ancora il fattore famiglia ma un passo in quella direzione“.
Patrizia Cicconi