Due minorenni sono arrivati al pronto soccorso con dei profondi tagli ai lati della bocca: sembra che i due si siano feriti per un sadico gioco, nel tentativo di somigliare al celebre personaggio dei fumetti DC Comics. Il ragazzino più grande è stato denunciato per reato di sfregio.

Cernusco sul Naviglio: il sadico gioco dei due minorenni

Lunedì scorso, 4 gennaio 2021, i medici del pronto soccorso di Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano, si sono trovati davanti ad una situazione a limite della realtà: lei, 14 anni, mostrava dei profondi tagli ai lati della bocca che si allungavano sul volto; lui, un po’ più grande, era sfregiato in modo più lieve. La spiegazione che hanno fornito i due minorenni, agli operatori sanitari, è stata: “Ci hanno aggredito per strada“. Le indagini dei carabinieri locali, invece, hanno fornito un’altra versione: le ferite inferte sul viso della ragazza sembrano essere state provocate dall’amico. Un folle gioco? Una prova di forza? Oppure, motivo ancora più assurdo: assomigliare al Joker.

Le indagini dei magistrati e delle forze dell’ordine

I carabinieri della compagnia di Cassano D’Adda, insieme ai magistrati della procura dei minori, stanno lavorando alla ricostruzione della vicenda. Attualmente, sembra che il responsabile delle ferite della ragazzina sia il ragazzo più grande. Per contrastare le violenze inflitte alla minorenne, il ragazzo è stato denunciato per reato di sfregio.
I protagonisti della triste vicenda sono due ragazzi di “buona famiglia” che vivono entrambi nel territorio di Cernusco sul Naviglio e non registrano alcuna precedente denuncia, disagio sociale o segnalazione a proprio carico. L’indagine è ancora in corso perché la ragazza, attualmente ricoverata, deve ancora essere ascoltata dagli inquirenti, i quali devono stabilire cosa sia realmente accaduto tra i due. I carabinieri non escludono che la ragazzina abbia accettato di farsi sfigurare, per prima, dall’amico. In un secondo momento, sarebbe stata la volta del ragazzo. Si ipotizza che il dolore e la sofferenza provocata dall’insano gesto abbia spinto i due al pronto soccorso per chiedere aiuto.

Il personaggio di Joker

Un episodio folle, quello dei due ragazzi protagonisti di tale tortura. Ed è proprio la follia lo stato che caratterizza il Joker, personaggio dei fumetti della DC Comics. Infliggersi delle ferite ai lati della bocca per assumere in maniera permanente il ghigno dell’antagonista di Batman, è lo scioccante risultato. Il personaggio è stato creato negli anni quaranta e riproposto in diverse versioni cinematografiche. L’ultima del 2019, “Joker” capolavoro di Todd Phillips, è stato vincitore di due premi Oscar. Nel film, il regista ha raccontato il lato più umano del Joker: il malessere di vivere. Uno stato d’animo nascosto da un sorriso alterato ed esagerato che cela un’enorme sofferenza. Lo stesso forte disagio – o incoscienza – che i ragazzi protagonisti dell’episodio, hanno trasmesso nel loro folle gesto.

Dal sorriso della sofferenza del Joker al “Glasgow Smile”

L’aura oscura e folle che ruota intorno al personaggio di Joker – motore dello sconsiderato gesto dei due ragazzini – non è così lontana dalla realtà. Nei paesi anglosassoni, quel tipo di sfregio al viso si chiama “Glasgow Smile“, una tortura utilizzata nei primi del Novecento dalle bande malavitose della città scozzese; oppure, “Chelsea Smile“, una pratica inflitta ai rivali degli Headhunters, i temuti hooligans della squadra londinese, a colpi di taglierino. Tale sfregio presuppone che il taglio ai lati delle labbra, con il movimento della bocca e dei muscoli facciali, faccia allargare la ferita, deformando l’espressione della vittima e trasformandola in un sorriso.

Chiara Bigiotti