For Crying Out Loud: innamorarsi dell’ultimo, pazzo, disco dei Kasabian…e “non poter far nulla a riguardo”

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Di Redazione Metropolitan

For Crying Out Loud! Come a dire: porca miseria! Santo cielo e stammi a sentire! E’ una frase che si pronuncia in un momento di esasperazione, per dare una scossa; ma Tom Meighan e compagni non hanno bisogno di chiedere attenzione, la ottengono.

Band eclettica e dal multiforme stile musicale, nata nel ‘97, è riuscita a creare il proprio sound attingendo ad una varietà di generi ed epoche che vanno dal rock puramente anni ’70, alle ballate britpop, passando per l’elettronica e il post punk: in una sola parola i Kasabian.
A tre anni di distanza dall’uscita di 48:13, il quale confermava l’ampio spettro musicale in cui il gruppo adora muoversi e suonare, esce per l’appunto For Crying Out Loudsesto album studio della band di Leicester; il lavoro rappresenta una sorta di ritorno al passato sia per il maggior utilizzo di chitarre che danno un accento più classic rock al disco, sia per il percorso di creazione delle tracce: meno aggeggi ipertecnologici e più ispirazione, ne viene fuori un disco più genuino, diretto, destinato ad essere un gran successo commerciale e lo si era capito già dalla traccia-bomba Comeback Kid col suo epico intro di tromba, canzone che è stata usata anticipatamente nella colonna sonora del videogioco Fifa ’17.

Il primo singolo ufficiale invece è “You’re in Love with a Psycho”, traccia assolutamente irresistibile da happy britpop trascinata da un video altrettanto divertente dove i 4 della band si (ri)trovano nel manicomio di West Ryder (che dà il titolo al terzo album West Ryder Pauper Lunatic Asylum, appunto), questa volta omaggiando il film “Qualcuno volò sul nido del cuculo”.

Nel ruolo di controfigure di Tom Meighan e Sergio Pizzorno ci sono i due celebri attori britannici Stephen Graham (Snatch, Nemico Pubblico) e Noel Fielding che porteranno scompiglio tra gli ospiti del manicomio, facendo divertire e ballare i pazienti, un po’ come Jack Nicholson portò un po’ di felicità nell’ospedale psichiatrico di Salem.
Impossibile non cantare il ritornello, irrefrenabile la voglia di ballare insieme a loro, inevitabile innamorarsi di un pezzo (o un pazzo?) così.

E’ un album dal concetto semplice, con una piccola vena malinconica, sulla vita, sul non perdere tempo e magari godersela: “Are You Looking for some Action?” e “III Ray (the King)” te lo dicono apertamente, e ovviamente parla anche d’amore, la splendida ballata “Put your life on it” che chiude il disco ricorda un po’ Goodbye Kiss ma pure i Beatles e nel resto dell’album ci puoi sentire i Rolling Stones, i Blur, poi gli Oasis e pure i Rapture, una volta gli Housemartins e una volta i Chameleons, provare per credere, tanto alla fine restano solo i Kasabian!

Il loro tour arriverà anche in Italia dove si esibiranno in ben 5 date:
19 luglio al Teatro Antico di Taormina
21 luglio al Rock in Roma Capannelle
22 luglio Piazzola sul Brenta (Pd), Anfiteatro Camerini
23 luglio sul palco del Lucca Summer Festival
e ultima data aggiunta quella del 3 novembre 2017 al Mediolanum Forum di Milano.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=kimPUWSwxIs&w=560&h=315]

 

MIRO PATERNO’

https://metropolitandotblog.wordpress.com/2017/05/04/for-crying-out-loud-innamorarsi-dellultimo-pazzo-disco-dei-kasabian-e-non-poter-far-nulla-a-riguardo