Sono uscite le nominations annuali dei 30 talenti europei under30 di Forbes, punto di riferimento dell’analisi economica. Trenta giovani sotto i 30 anni che contano, come imprenditori di successo, artisti, innovatori. Una classifica importante, che nella sua prima edizione segnalò il 27enne Zuckerberg e la 25enne Lady Gaga. La novità? La presenza femminile sta aumentando! Ma quella degli italiani?

Per il quinto anno consecutivo, a Forbes sono stati segnalati migliaia di giovani europei under30, campioni in una delle dieci categorie proposte, e di questi trenta, valutati da una giuria esterna con personaggi del calibro di Marina Abramovic (edizione 2019), sono entrati nella classifica di chi ha una visione audace del proprio lavoro e influenza il mondo.

A differenza dei primi anni, la classifica non è più unica: prima vedeva in testa per la maggior parte giovani statunitensi, perchè Forbes ha lì il suo principale bacino di utenti, e sono loro a proporre i nomi che verranno analizzarti dagli esperti. Da questo bacino a stelle e strisce derivava, secondo un articolo del tempo de Il Sole 24 ore, la totale assenza di italiani. Ma adesso che la classifica è stata divisa, e partecipiamo a quella europea con 32 nazioni, noi italiani, e noi italiane specialmente, siamo presenti nell’empireo delle giovani promesse?

Forbes ha sì classifiche nazionali under30, legate alle sue edizioni locali, come Forbes Italia 2020 che ha visto nominati menti brillanti come Giulia D’Amato, fondatrice di Startup Geek, la prima community dedicata alle startup italiani, o Cecilia Sala, 24enne giornalista freelance, che ha già al suo attivo reportage su Iran e Venezuela per RaiTre, Vanity Fair, L’Espresso. Ma il vero campo da gioco è la classifica globale europea.

Le nominations Forbes 30 under30 Europe

Ma guardiamo la classifica nel dettaglio: 360 nomination per 300 persone o coppie analizzate, perché è possibile esser nominati in più di una categoria, per un totale di 173 presenze femminili. Un dato, per noi brave girls, estremamente positivo.

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credits: forbes.com
Greta Thunberg Credits: Forbes.com

Donne che influenzano migliaia di persone, come Greta Thunberg, la 17enne brave girl che dai gradini davanti al parlamento svedese è arrivata a far sentire la sua voce in ogni continente in appena due anni.

La più giovane? In questa categoria di 20 promesse under 24, di cui 8 donne, il podio è di Sky Brown, 11enne britannica, campionessa internazionale di Skateboard, vincitrice di un reality show a 9 anni, icona di Nike e star di Instagram con 500mila followers.

La presenza italiana

forbes 30 under30 chi sono le donne italiane: Eleonora Chiarella
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Eleonora Chiarella credits: Forbes.com

La presenza italiana è ancora scarsa, troppo scarsa. Abbiamo il duo Romy Blanca, 29 anni, e Chiara Capitani, 30 anni, fondatrici della milanese Eèra dove creano iconici gioielli dai mille euro in su che si è posizionato nella classifica Art e Culture giudicata da Chiara Ferragni. C’è Eleonora Chiarella, 24 anni, la più giovane Foreign Editor di Sky News che si occupa di coordinare lo staff mondiale del suo settore, ed è stata nominata in Media e Marketing. Dopo la laurea alla LUISS, la nostra editor è partita per Londra dove ha seguito un master in giornalismo internazionale.

forbes 30 under30 chi sono le donne italiane: Chiara Cecchini
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Chiara Cecchini credits: Forbes.com

Troviamo un’altra italiana in Social Enterpreneus: parlo di Chiara Cecchini, fiorentina di 29 anni, fondatrice di Future food network, un’azienda composta da un team di economisti, chef, scienzati, design con lo scopo di calcolare una tassa fissa in base all’impatto sui consumi così da permettere alle grandi aziende di dimostrare di essere più eco-compatibili. Dopo la laurea a Firenze, l’imprenditrice ha seguito un master a Mosca e uno a Berlino, ed attualmente risiede in California.

Non maggiore è la presenza dei giovani italiani, perchè abbiamo solo tre connazionali a rappresentarci: Luca Bovone per Manufacturing e Industry, Lorenzo Rosa per Science e Healthcare e infine Mahmoud per Celebrities.

Il problema è che il punto del Sole 24 ore è ancora valido, 9 anni dopo: per fare la Storia bisogna connettersi con il Mondo a livello globale, ed anche se si lavora in Italia, contestualizzare la propria immagine, la propria professionalità anche all’estero. Siamo un bacino di menti brillanti, grandi comunicatori, innovatori in molteplici settori: è il momento di farlo sapere al mondo.

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