Dal bocchettone di Massa alla sfortuna di Alonso, fino all’harakiri del 2017: con una serie di catastrofi che vanno dalla sfiga ai beceri errori, il circuito di Marina Bay è divenuto la bestia nera di Maranello.
Sbagli Ferrari a Singapore – Il GP di Singapore disputato in notturna sul circuito cittadino di Marina Bay è giunto all’undicesima edizione, molte delle quali hanno rappresentato una svolta decisiva per l’assegnazione del titolo iridato. La gara è considerata massacrante da tutti i piloti sia per il clima fortemente umido che per la configurazione tortuosa del tracciato. Ma, nel corso degli anni, la scuderia che ci ha lasciato di più è sicuramente la Ferrari. Ripercorriamo gli episodi più eclatanti.
Sbagli Ferrari a Singapore – Il mondiale rubato a Massa
Siamo nel 2008 e il mondo si appresta a seguire la prima edizione della Night Race nel pieno del duello Hamilton-Massa, in quel momento separati da un solo punto. Il brasiliano della Ferrari scatta in pole position seguito da Hamilton e Raikkonen. Al dodicesimo giro va in scena quello che verrà definito in seguito “crashgate”: Nelsinho Piquet schianta a muro la sua Renault sotto richiesta di Flavio Briatore e Pat Symonds per avvantaggiare il pilota di punta, Fernando Alonso.
Con la safety car in pista le carte si rimescolano prendendo la piega peggiore per il povero Massa che terminerà il pit stop con il bocchettone della benzina ancora agganciato. La gara viene vinta proprio da Fernando Alonso. Massa, penalizzato dalla direzione gara, chiude tredicesimo. Perderà il mondiale per un solo punto di distanza da Lewis Hamilton.
Sbagli Ferrari a Singapore – L’illusione di Alonso parte 1 e 2
L’edizione 2010 è targata Fernando Alonso. Lo spagnolo, appena approdato in Ferrari, ottiene l’ambito Grand Chelem: pole, vittoria e giro veloce, in testa dal primo all’ultimo giro. Ma è ad Abu Dhabi che si consuma la tragedia con il team del Cavallino che sbaglia nettamente la strategia pit stop dello spagnolo. A trarne il massimo vantaggio sarà Sebastian Vettel che conquisterà il primo dei quattro titoli consecutivi a soli quattro punti da Alonso.
Si replica nel 2012 con Alonso e Vettel di nuovo in lotta per la vittoria mondiale e Lewis Hamilton in crisi nera. Eppure l’inglese sfodera in gara tutto il suo talento e riesce a comandare la testa della corsa davanti a Vettel fino a una sfortunata rottura. Il tedesco della Red Bull vincerà la corsa ed il mondiale per soli tre punti da Alonso. Per ironia della sorte, si tratta di punti che il tedesco non avrebbe guadagnato se Hamilton avesse vinto a Marina Bay. Finirà così il deludente matrimonio tra la Ferrari e il pilota di Oviedo.
Sbagli Ferrari a Singapore – L’ultima vittoria e la carneficina del 2017
Nel 2015 è proprio il tedesco Sebastian Vettel, appena approdato in Ferrari, a conquistare la pole e riportare la rossa sul gradino più alto in un tripudio di felicità e fuochi d’artificio. Ma da allora è trascorso molto tempo. Le speranze riposte nel connubio Vettel-Ferrari sono state tutte disattese con il pilota in crisi esistenziale e la vettura in regresso rispetto alla avversarie.
Nel 2017 poi si è toccato il punto più basso con la doppia eliminazione rossa. Vettel, ancora in corsa per il titolo iridato, scatta in pole, seguito da Verstappen, Ricciardo ed il compagno di squadra Raikkonen. Al via, in una carambola innescata proprio dal tedesco, la Red Bull dell’olandese finisce stretta tra le due Ferrari che, non capendosi, si toccano fra loro eliminandosi a vicenda. Di quell’episodio se ne discuterà a lungo, certi ormai che il mondiale sarebbe stato appannaggio di Hamilton ed il rapporto tra Kimi e Ferrari prossimo ad incrinarsi.
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