Il 14 agosto di 31 anni fa Enzo Ferrari, il Drake, ci lasciava. Il fondatore del cavallino rampante è diventato un mito nel corso del secolo scorso. Un visionario capace di mietere successi in tutto il mondo.

La Storia di Enzo Ferrari

Enzo Ferrari è nato il 18 febbraio 1898 nei pressi di Modena da Alfredo e Aldagisa. Fin da bambino ha dimostrato una passione sfrenata per i motori e per l’automobilismo. Passione che gli piaceva coltivare con il padre, titolare di una piccola officina dove oggi sorge il museo Enzo Ferrari. Il Drake cominciò a correre fin da giovane, entrando a far parte dei piloti Alfa Romeo nel 1920.

Il 1929 è un anno di svolta: a Modena nasce la Scuderia Ferrari. Lo scopo sociale era inizialmente quello di far correre i propri soci con vetture Alfa Romeo, diventandone la squadra corse ufficiale nel 1933. La scelta del cavallino rampante come simbolo della scuderia, oggi famoso in tutto il mondo, è legato ad una gara vinta nel 1923. Ferrari vinse il primo Circuito del Savio dove incontra il Conte Baracca e la Contessa Baracca dalla quale riceverà l’invito di utilizzare il cavallino come portafortuna sulle proprie vetture. La sua attività agonistica terminò nel 1932 in seguito alla nascita del figlio Dino.

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L’origine del Cavallino Rampante – Photo Credit: lastampa.it

La Scuderia Ferrari ebbe l’opportunità di schierare piloti del calibro di Tazio Nuvolari, Alberto Ascari e Giuseppe Campari: veri e propri assi dell’epoca. Enzo Ferrari, dopo una breve parentesi in Alfa Romeo nel 1938-1939, decise di fondare il 13 settembre 1939 l’Auto Avio Costruzioni a Modena. Il suo obiettivo divenne solo uno: battere in una competizione ufficiale l’Alfa Romeo con un’auto completamente di propria produzione.

Nel 1950 Enzo Ferrari si presentò ai nastri di partenza di quella che poi divenne la principale categoria motoristica mondiale: la Formula 1. Il Drake dovette attendere fino al 14 luglio 1951 quando José Froilàn Gonzàlez vince il Gran Premio di Gran Bretagna alla guida della Ferrari 375 F1. Battere Alfa Romeo non bastava più, bisognava vincere ovunque.

Quando nel 1951 González su Ferrari, per la prima volta nella storia dei nostri confronti diretti, si lasciò alle spalle la “159” e l’intera squadra dell’Alfa, io piansi di gioia, ma mescolai alle lacrime di entusiasmo anche lacrime di dolore, perché quel giorno pensai: “Io ho ucciso mia madre” – Enzo Ferrari – Ferrari 80.

Enzo Ferrari – Una storia di successi

La strada era oramai tracciata. Da quel momento, Enzo Ferrari seppe costruire una scuderia sempre più competitiva, ma non solo. Il nome Ferrari divenne sempre più famoso nel mondo grazie alla crescente produzione di vetture sportive, sempre più ad immagine e somiglianza dei successi in Formula 1. Sotto la sua gestione, fino alla sua morte, Ferrari conquistò 9 titoli mondiali piloti e 8 mondiali costruttori.

Il primo mondiale piloti arrivò con Alberto Ascari nel 1952, poi capace di replicarsi nel 1953. I successivi mondiali arrivarono grazie a Fangio (1956), Mike Hawthorn (1958), Phil Hill (1961), John Surtees (1964), Niki Lauda (1975 e 1977). Il divorzio da Niki Lauda forse è la più grande rappresentazione di come Enzo Ferrari viveva le corse. Il Drake non poteva sopportare l’idea di vincere in modo calcolato senza quella adrenalina e forte passione insita nel motorsport. L’ultimo mondiale piloti con Enzo Ferrari venne conquistato da Jody Scheckter nel 1979 al termine di una stagione mozzafiato al fianco di Gilles Villeneuve.

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Enzo Ferrari e Gilles Villeneuve – Photo Credit: lastampa.it

Il mito di Enzo Ferrari non è solo legato ai suoi successi, ma a molto di più. Il Commendatore fu capace di coinvolgere nel suo progetto sportivo piloti ed ingegneri di primo piano. Agli albori Vittorio Jano ed in tempi successivi Mauro Forghieri, progettista Ferrari dal 1961 al 1984. Nella sua visione delle corse, contava molto la passione e la volontà di spingere sempre al limite. Una visione che nel 1977 lo portò a chiamare uno sconosciuto Gilles Villeneuve come sostituto di Niki Lauda.

Enzo Ferrari – Il ricordo

Questa speciale ricorrenza è stata allestita una mostra fotografica in suo ricordo. La mostra allestita presso il Museo Enzo Ferrari ripercorre tutta la sua vita: dall’infanzia alla sua carriera da manager e costruttore, passando per la sua carriera da pilota. 

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Enzo Ferrari – Photo Credit: formulapassion.it

L’immagine del mito di Enzo Ferrari è stata molto ben incarnata dalle dichiarazioni odierne di Sergio Marchionne. L’attuale presidente della Ferrari lo ha definito come “Un uomo con capacità di visione e di gestione di persone e delle risorse fuori dal comune, oltre che forte di spirito imprenditoriale e coraggio eccezionali“. 

Enzo Ferrari si spense il 14 agosto 1988 all’età di novant’anni. Il ricordo è ancora forte in tutti gli appassionati di motori grazie alla sua profonda passione nelle corse. Il suo nome è famoso in tutto il mondo. Chissà cosa direbbe della Formula 1 attuale, chissà se sarebbe diversa la Scuderia Ferrari. Sopratutto, chissà quali traguardi avrebbe potuto raggiungere.

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