Ad Abu Dhabi Fernando Alonso ha detto addio alla Formula 1 dopo 17 stagioni. Il pilota Spagnolo saluta con un giro in parata insieme a Hamilton e Vettel. Ripercorriamo la sua carriera
Fernando Alonso – Gli inizi sul kart

Lo spagnolo ha iniziato, come la maggior parte di piloti, sui Kart nel 1988 con le categorie minori, ad arrivare nel 1992 alla categoria 100cc. Fino al 1998 continua sui kartAdrian Campos (ex pilota Minardi), il quale gli diede la possibilità di guidare per la prima volta una vettura da corsa, nel circuito di Albacete dove riuscì a fare lo stesso tempo di Marc Genè. Successivamente approda nella Formula 3000 dove si classifica quarto al termine.
Fernando Alonso – Primo anno in Minardi

Nel 2001 in Australia, Alonso diventò il pilota più giovane nella storia a partecipare a un GP di Formula 1. La vettura era lenta e poco affidabile, però Fernando già dalla prima gara è riuscito a tenere dietro piloti con vetture ben più competitive. Riusci a stare davanti alle Benetton più di una volta durante la stagione, non dimentichiamo a Suzuka un buon 11° posto. Per l’anno dopo, Briatore lo porto in Renault come collaudatore per la stagione 2002.
Fernando Alonso – Gli anni in Renault e i due titoli

Dopo l’anno come collaudatore, nel 2003 diventa pilota titolare e già al GP Malesia conquista la sua prima Pole Position, che gli diede il titolo di pilota più giovane mai partito in prima fila. Il 2003 è ricordato anche per il suo grave incidente in Brasile. Lo stesso anno vinse il suo primo GP, all’Hungaroring. Il 2004 conclude con 4 podi per lui, ma niente vittorie. Nel 2005 la Renault parte tra le favorite ed è proprio così, performante ed equilibrata. Il 25 Settembre durante il GP del Brasile si aggiudico il suo primo titolo mondiale.

Il 2006 sempre in Renault per difendere il titolo, questa volta la sfida era tra lui e Michael Schumacher. Fernando inizia subito bene la stagione con vittorie su vittorie. A tre gare dalla fine Fernando aveva un vantaggio di 2 punti sul tedesco della Ferrari. In Cina vinse Schumacher e si trovarono a pari punti, ma nel GP successivo il pilota Ferrari ruppe il motore. Quindi per l’ultima gara Alonso aveva un vantaggio di 10 punti e a lui è bastato amministrare e diventare campione del mondo per la seconda volta consecutiva.
Fernando Alonso – L’anno in McLaren e la sfida con Lewis

In McLaren iniziò subito bene. La stagione è ricordata dalla grande rivalità tra Fernando e Lewis con vittorie a testa ma anche episodi come il pitstop eterno di Alonso in qualifica che non permise ad Hamilton di fare il giro di qualifica. Poi il grande caso della Spy Story dove vennero tolti tutti i punti alla McLaren, ma non ai piloti visto la loro incolpevolezza nell’accaduto. Alonso concluse la stagione in terza posizione.
Fernando Alonso – Il Ritorno in Renault

Nel ritorno in Renault, Alonso non eccellerà, forse perché la vettura non è competitiva. Durante il 2008 solo una vittoria a Singapore si aggiudica. Anche il 2009 non è entusiasmante, dove riesce a portare una sola Pole Position in Ungheria e un terzo posto a Singapore. A fine stagione andrà via dalla Renault.
Fernando Alonso – Il sogno del titolo in Ferrari
All’esordio in Ferrari nel 2010 riesce subito a portare la vittoria in Bahrein, però in difficoltà nei GP successivi. Vinse in Germania dopo il famoso team radio a Felipe Massa, “Alonso is faster than you”, il quale porto una multa al team. Lo spagnolo era indietro in campionato, successivamente con le vittorie a Singapore e Monza si portò a 15 punti da Webber, a due gare dalla fine. Il primo GP di Corea della storia ribalta il campionato, con la vittoria di Fernando, il ritiro di Vettel e l’errore su bagnato per Webber. Ma ad Abu Dhabi perse il titolo nei confronti del pilota tedesco per una strategia sbagliata.

Nel 2012 la vettura durante i test non sembra competitiva, ma a Melbourne si classifica quinto. successivamente in Malesia vince su Perez, con a fine gara un Team Radio di Andrea Stella che la descrive come “la sua vittoria più bella”. In sei GP consecutivi riuscì a salire sul podio 5 volte, tra cui la bella rimonta al GP d’Europa. Tutta la costanza però non bastò per fermare la rimonta in classifica di Vettel, dovuto soprattutto ai due ritiri alla prima curva in Belgio e Giappone per Alonso. Fernando chiuse il mondiale in seconda posizione a 3 punti da Vettel. Il 2013 e 2014 furono anni dove la Ferrari non è mai stata competitiva, tanto da non portare neanche una vittoria nel corso della stagione 2014, ultima per lui in Ferrari
Fernando Alonso – Progetto McLaren-Honda

Non più a suo agio nell’ambiente Ferrari decide di dare una possibilità al nuovo progetto Mclaren per il ritorno di Honda. Il 2015 inizia male, con già dai test un grave incidente che lo manda in ospedale e lo costringe a rimanere a casa per il primo GP stagionale. La vettura fin da subito è poco affidabile e molto lenta, portando soltanto 11 punti a fine stagione. Il 2016 sempre con una vettura molto lenta riuscì comunque a portare più punti. Da ricordare la rimonta in Russia dal quattordicesimo al sesto posto. Quinto ad Austin e Montecarlo, settimo in Ungheria, Belgio, Singapore e Malesia. Fernando chiude decimo in campionato.

Il 2017 inizia ancora peggio, con quattro ritiri le prime quattro gare e con solo 17 punti a fine stagione. Nel 2018, viste le scarse potenzialità Honda, la McLaren decide di cambiare ed puntare sulla Power Unit Renault. Tuttavia, fin dai test è chiaro che il problema non era solo il motore: il telaio non è dei migliori. Al primo GP in Australia arriverà quinto e in Bahrein settimo. Arriva a punti anche in Cina, Azerbaigian, Spagna.

In Austria e Gran Bretagna arriva ottavo. Successivamente comunica che ad Agosto avrebbe annunciato il suo futuro. Il 14 Agosto ufficializzo il ritiro dalla Formula 1. A Singapore arriva settimo, ultima gara dove riesce ad ottenere punti. Ad Abu Dhabi la chiusura in grande stile. Molto emozionante il giro d’onore insieme a Sebastian Vettel e Lewis Hamilton che lo invitano a festeggiare con loro sul traguardo.

Da quel lontano 2001, si conclude la lunga carriera di Fernando Alonso in Formula 1. Probabilmente avrebbe potuto vincere di più, probabilmente in alcuni frangenti lo avrebbe meritato, ma verrà sempre riconosciuto come uno dei più limpidi talenti dell’epoca.
L’obiettivo dichiarato dell’asturiano, prima di appendere il casco al chiodo, è di conquistare la tanto ambita Triple Crown. A giugno di quest’anno è riuscito ad ottenere la vittoria alla 24h di Le Mans a bordo della Toyota TS050H, ma manca l’ultimo tassello. Alonso riproverà a conquistare la 500 miglia di Indianapolis nel 2019: riuscirà nel suo intento?