
Da giovane fenomeno a sconfitto d’eccellenza attraverso un’oscura parabola discendente che termina a Singapore: la storia di Sebastian Vettel riparte da qui.
Sebastian Vettel – Il tuo risveglio a Marina Bay avrà avuto un sapore dolcissimo, di quelli che sanciscono la fine di qualcosa di brutto. Tredici lunghi mesi di digiuno, aspre critiche, lotte senza esito combattute contro gli avversari, una vettura che non risponde ai tuoi comandi, contro una mente inquieta da nostalgico. Ti avranno attanagliato i sensi di colpa e magari ti sarai svegliato nel cuore della notte pensando di non essere più un vincente, di aver perso il tocco. Mentre il mondo ti paragona, ti sostituisce, ti dimentica per un astro nascente, talentuoso di certo, ancora lontano dal tuo palmarès. Credi di essere finito, ti ridicolizzi con errori da pivello, ti infuri quando ti privano dei tuoi sforzi, vai giù fino a toccare il fondo, fino a polverizzarti. Poi un lampo, un guizzo, qualcosa si muove, riaffiora pian piano fino in superficie e poi più su, ancora di più, fino a toccare di nuovo il cielo!

Sebastian Vettel – Un uomo nuovo
Con la vittoria di Singapore, Vettel ritrova la fiducia e l’audacia del campione. Ora sa che si può fare, che può farlo anche lui, di nuovo, con questa vettura. Una consapevolezza che deriva in parte, in larga parte se volete, dal nuovo pacchetto aerodinamico introdotto a Singapore. Il tedesco lamentava proprio l’instabilità nel posteriore ed è lì che si sono notati i maggiori miglioramenti. Ma non possiamo attribuire la totalità dell’esito esclusivamente a questo fattore, proprio per quell’astro nascente i cui risultati erano già arrivati come un macigno, ancor prima di capitalizzare a Spa e Monza. Qualcosa in Seb si è sbloccato. Il bagliore rimasto latente è tornato a risplendere sulla pista che reclama non solo muscoli e potenza bensì una lucidità mentale che la maggior parte di noi può solo sognare di avere.

Sebastian Vettel – Next step: Sochi
“È ormai qualche anno che veniamo a gareggiare in Russia e il Sochi Autodrom è un’altra di quelle piste sulle quali siamo stati vicini alla vittoria senza mai tuttavia raggiungerla. Spero di compiere finalmente questo passo! Ci sono diverse curve simili tra loro, tutte molto tecniche che non sono facili da affrontare. Dal punto di vista della guida si tratta secondo me di una delle piste più tecniche del calendario e proprio per questo è particolarmente appagante riuscire a mettere insieme il giro perfetto, specie in qualifica.” Sebastian Vettel
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