Risveglio bagnato a Montecarlo per i piloti della F2 impegnati nella seconda sprint race del week-end e subito problemi per il pole-sitter Armstrong, la cui monoposto viene riportata a mano dai tecnici in pit-lane. Via libera dunque in griglia per Lawson Piastri per scattare a caccia del leader del campionato Zhou, schierato soltanto in quinta fila per effetto del rimescolamento della griglia dopo la gara 1. Allo spegnimento dei semafori, su pista ancora per nulla asciutta, Armstrong è costretto dunque ad avviarsi dalla corsia dei box. Al via è il campione uscente della F3 a prendere la testa della corsa davanti a Lawson. In coda al gruppo Petecof va subito fuori traiettoria, toccato dalla vettura di Sato: gara finita per il brasiliano. E gara finita anche per Armstrong nella tornata successiva, lungo nel cercare il sorpasso su Deledda. Virtual safety car e ripartenza con un terzetto in testa: Piastri, Lawson, Ticktum. 

Quinto giro: Lawson attacca, Piastri difende al limite della regolarità, ma alla Rascasse deve cedere il primo posto al neozelandese, che segna anche il giro veloce, mentre alle sue spalle Ticktum attacca Piastri.  A 1/4 di gara Lawson ha più di tre secondi di vantaggio sugli inseguitori. Il leader del campionato, il cinese Zhou, è intanto nono e fuori dalla zona punti. In coda Shwartzman e Lundgaard -partiti in ultima fila- cercano di risalire il gruppo con molte difficoltà… Al nono giro anche Samaia e Sato vanno lunghi alla Sainte Devote. Mentre Piastri fa segnare il giro veloce e con assetto da medio-asciutto guadagna man mano che si asciuga l’asfalto del tracciato. Al decimo giro, con la pista più asciutta e in regime di virtual safety car, Zhou e Drugovich rientrano ai box: il team Uni-Virtuosi rischia e monta le slick sulle macchine di entrambi i suoi piloti, ieri al traguardo in doppietta. Giro veloce, intanto, di Ticktum. Dopo il grande azzardo, Zhou e Drugovich rientrano in pista più lenti di trenta secondi rispetto agli altri e rispettivamente in 16a e 17a posizione. Man mano che la pista si asciuga i tempi di tutti incominciano a calare e girano veloci anche i piloti fuori dalla zona punti e i due uomini della Uni-Virtuosi a metà della corsa vengono addirittura doppiati. Scelta strategica sbagliata, tanto è che Zhou e Drugovich si fermano ancora per rimontare nuovamente le coperture rain. Nel corso del quindicesimo giro Piastri segna la tornata veloce, ma Ticktum lo sorpassa. 

E Pourchaire realizza il giro veloce. Piastri sembra in difficoltà, mentre Ticktum va a riprendere anche Lawson girando velocissimo. 18° giro: anche Lundgaard va lungo e Ticktum si fa già vedere negli specchietti di Lawson. Gomme rain quasi a fine vita, pista che cambia continuamente, dieci giri al termine e grandi battaglie fra i primi due e -dietro- anche per la sesta piazza. Lunghi anche Nissany e Zhou…, davanti Lawson procede a suon di giri veloci e allunga in testa. a cinque giri e mezzo dalla fine Beckmann e Viscaal si toccano e si girano e viene mandata in pista la safety car. Shwartzman ne approfitta e torna in pit per montare le gomme slick. Per Lawson tutto da rifare e gruppo ricompattato? No. Finale sprint in due giri secchi, ma nulla cambia e Lawson, pilota rampante del Red Bull Junior Team, vince davanti a Ticktum e Piastri. Per il neozelandese una vittoria importantissima che lo rilancia in classifica generale a -11 punti da Zhou, ancora leader, in attesa della Feature Race di oggi pomeriggio, in programma alle 17,10. In pole partirà Pourchaire accanto a Shwartzman.