Anthoine Hubert è morto. Una frase che ha certamente scosso molti appassionati del motorsport in tutto il mondo. Sabato scorso è stato l’ultimo giorno in cui Anthoine ha potuto correre. Una tragica fatalità che ha spezzato le sue speranze di arrivare in Formula 1.

Alla rincorsa di un sogno Anthoine Hubert aveva come tutti noi un obiettivo da raggiungere. Per alcuni può essere diventare giornalista, per altri arrivare un giorno in Formula 1. Purtroppo non è stato così, ma la sua carriera, anche vincente, dimostra la grande determinazione e la passione che aveva nel tentare di realizzare il suo sogno.

Alla rincorsa di un sogno – L’esordio

Passo fondamentale nell’intraprendere un percorso nel mondo delle corse è certamente l’esordio nei kart, avvenuto nel 2006. Anthoine non ha però iniziato da piccolissimo (alla Verstappen maniera per intenderci), ma solo all’età di dieci anni. Dopo qualche anno di apprendistato, il primo debutto in un campionato FIA avviene nel 2010, quando termina il CIK-FIA Karting Academy Trophy al secondo posto.

La rincorsa di un sogno
Un giovane Hubert alla guida di un go-kart. Photo Credit: profilo Twitter Anthoine Hubert

È proprio negli anni del karting che Hubert conosce Esteban Ocon, Pierre Gasly e Charles Leclerc, i quali diventeranno anche suoi amici. Gareggiare con piloti dal grande talento spinge Anthoine a proseguire, arrivando a classificarsi terzo nel CIK-FIA U18 World Karting Championship nel 2011 e nel 2012. Insomma, risultati per niente male.

Alla rincorsa di un sogno – I primi campionati di livello

L’anno seguente il giovane nato a Lione si sposta nella F4 francese. Un salto importante per Hubert che inizia quindi a mettersi in mostra in un campionato molto competitivo. Vince la serie già al primo anno, con ben undici vittorie e due podi. Nel 2014 approda nell’Eurocup Formula Renault 2.0, il primo campionato europeo della sua carriera.

La rincorsa di un sogno
Anthoine Hubert durante i test di Formula Renault 2.0 sul circuito di Aragon del marzo 2015. Photo Credit: formularapida.net

La stagione d’esordio è solo un anno di apprendimento, conclusa al quindicesimo posto con qualche piazzamento a punti. Tra ‘14 e ‘15 partecipa anche ad altri eventi di contorno, con i quali acquisirà ancora più esperienza. Nel 2015 migliora infatti il proprio rendimento, chiudendo l’Eurocup al quinto posto grazie alle vittorie di Silverstone e di Le Mans, oltre che ad altri 5 podi.

Alla rincorsa di un sogno – Gli anni in GP3

I grandi risultati ottenuti attirano l’attenzione dei team di GP3, tra cui la Art Grand Prix. In seguito ad un test nel novembre 2016, ottiene un posto in squadra nel febbraio 2017. Parteciperà alla stagione di quell’anno, dando prova di una buona maturità terminando al quarto posto finale con 4 podi, a quota 123 punti. Non male per un rookie.

La rincorsa di un sogno
Hubert alla prova sulla vettura di GP3 del team Art Grand Prix. Photo Credit: sports.yahoo.com

Il 2018 sarà l’anno del successo. Durante tutta la stagione Anthoine dimostra infatti di poter ambire alla vittoria. Conquista solo due gare, al Paul Ricard e nell’amata Silverstone, trasformandosi poi in un tipo di pilota particolare: il freddo calcolatore. Vince così il titolo GP3 dando prova di grande forza, sopratutto se guardiamo alla striscia di arrivi a podio consecutivi da metà campionato in poi, intervallati solo dal quarto posto nella sprint Race di Silverstone e la squalifica rimediata a Monza.

Alla rincorsa di un sogno – Finalmente in Formula 2

Inevitabile è l’arrivo in Formula 2 di soli pochi mesi fa. La Arden punta infatti su di lui, dandogli il posto di prima guida. Le prime gare sono già buone per essere un esordiente. Hubert mostra grande concretezza, arrivando facilmente a punti. Poi giunge la prima vittoria a Monaco, in un weekend pazzo per i diversi incidenti e per il caos nel conteggio dei giri. Vincerà senza lasciare tutti indietro, ma gestendo la corsa al meglio.

La rincorsa di un sogno
Antoine Hubert festeggia dopo la vittoria della Sprint Race di Monaco. Photo Credit: formula1.com

Anthoine si ripete già nella successiva gara di Le Castellet, in Francia. Come non immaginare un fine settimana migliore. Il successo arriva infatti di fronte al suo pubblico ed ai suoi parenti e amici, che certifica il talento di cui dispone. La gioia è così tanta che negli appuntamenti seguenti Hubert perde un po’ di smalto. In Ungheria non riesce ad agguantare i punti, ma mentre la stagione entra nella sua fase finale, tutto ormai sanno che per il 2020 potrebbe essere un serio contendente per il titolo.

Ciò non potrà accadere purtroppo. Ma è meglio sognare a metà che non sognare affatto, no?

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