Cosa ne pensano i team e i piloti di Formula E sulla nuova modalità di utilizzo di potenza extra, l’Attack Mode? Andiamo a vedere se si tratta di una gradita novità o di un flop a tutti gli effetti.
Con la prima gara della quinta stagione di Formula E, è avvenuto il debutto dell’Attack Mode. Tale nuova interazione garantisce l’utilizzo di 25 kW di potenza in più entro una finestra di tempo ben definita. Nella prima gara di Riyadh questa implementazione ha funzionato senza troppi problemi, dando una buona impressione a tutte le parti in causa. Fresche di questi giorni sono proprio le prime dichiarazioni sul tema.
Tra coloro che hanno parlato della principale novità regolamentare di questa stagione, troviamo il team principal di Audi Sport ABT Schaeffler, Allan McNish. Ecco le sue parole.
“Tecnicamente (l’Attack Mode, ndr) ha funzionato e non abbiamo avuto troppi problemi. Avete visto che (esso, ndr) ti penalizzava in performance (nell’ottica, ndr) di ottenere prestazioni extra, che era uno degli aspetti principali”.
Attack Mode – Cosa ne pensano i piloti?
Anche Mitch Evans, pilota Panasonic Jaguar Racing, ha voluto manifestare la sua idea. Nell’appuntamento di Ad Diriyah il neozelandese ha utilizzato l’Attack Mode a partire dal 17esimo e dal 41esimo minuto di gara.
“Penso che abbia funzionato molto bene. Ovviamente ho visto la gara solo dai miei occhi, quindi non sono sicuro di come la gara si sia sviluppata nel suo insieme”.
Il driver Jaguar si è anche voluto soffermare sul funzionamento della modalità di potenza extra e sul periodo che intercorre tra le due attivazioni.
”Bisogna che ci sia un buon equilibrio tra i due intervalli di utilizzo. È vero che si perdono 2 secondi, ma avendolo per quattro minuti puoi guadagnarne tra i 4 e i 5”.