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Formula E | L’evoluzione dei circuiti non è abbastanza per questa Formula E

A Berna la Formula E ha mostrato le due facce della medaglia tra una gara combattutissima e un layout discuitibile.

Circuiti Formula E – La gara sul tracciato svizzero ci ha lasciato molti dubbi. Il disegno del circuito ha permesso alle battaglie in pista di essere serratissime ma corrette ma allo stesso tempo il caos della partenza è inammissibile.

Circuiti Formula E – Berna? Follia partire lì

Questa stagione di Formula E ha visto debuttare nel calendario moltissimi nuovi circuiti tra cui il bellissimo tracciato di Berna. Il layout del circuito destava preoccupazioni a causa di punti molto stretti, chicane folli e un grossissimo errore di posizionamento: i box a circa 1 km dalla pista. Per chi era comodamente seduto sul divano potrà non sembrare chissà cosa, ma lo spostamento di 1 km per circa 10 volte al giorno per piloti, fotografi e meccanici è stato stressante e difficile da affrontare.

Circuiti Formula E
Il bellissimo circuito di Berna affiancato dalla zona “Media” e box distanti circa 1 km – Photo Credit: Formula E

Parlando della pista invece ci troviamo davanti ad una situazione indecisa. Curve che sembrano disegnate da un pittore tra il verde e i parchi svizzeri con staccate decise, curve lente, curve veloci e chicane difficili. In qualifica è stato veramente spettacolare vedere tutte queste cose conciliare in uno spettacolo per gli occhi. Ma in gara si poteva facilmente fare di meglio: più che una modifica del circuito sarebbe stato più giusto cambiare la zona di partenza spostandola prima di altre curve più “semplici”. Quella chicane come prima curva era pura follia e per questa volta non è stato un problema di circuito, che invece, ci ha garantito un grandissimo spettacolo per tutti i 45 minuti di gara.

Circuiti Formula E – Queste Gen2 vanno troppo forte!

Che queste Gen2 vadano fortissimo è chiaro per chi è stato su un circuito ad ammirare questa competizione. In questa stagione è stato fatto un lavoro enorme per migliorare le prestazioni di queste auto che difatti hanno risposto benissimo. La problematica che ora si presenta è sull’ineguadezza dei circuiti proposti per queste auto. Le velocità altissime (e l’accelerazione impressionante) e il poco carico aerodinamico sono le maggiori caratteristiche di questa Gen2 a cui iniziano ad andare strette piste come Hong Kong, Parigi o Berna.

Circuiti Formula E
Wehrlein all’attacco sulla sua Mahindra n°94 – Photo Credit: Angelo Balzaretti

Le tre piste appena nominate presentano alcuni punti molto stretti che affrontate alla velocità di queste Gen2 possono diventare pericolose per i piloti, il pubblico e potrebbero minare lo spettacolo. Per quanto riguarda le piste su cui corre la F1 vengono giustamente escluse a priori dagli organizzatori per evitare di creare un confronto. Confronto che sarebbe completamente errato anche solo da pensare con le due categorie che differiscono in tutto: a partire dalla Formula E che lascia da parte la prestazione pura puntando ad un’evoluzione moderata.

Circuiti Formula E
Gary Paffett durante le qualifiche a Berna – Photo Credit: Angelo Balzaretti

L’unica soluzione possibile sarebbe modificare gli attuali layout dei circuiti o spostarsi in altre città su cui poter costruire circuiti più larghi e idonei a queste vetture. Probabilmente un cambiamento netto non arriverà prima della Gen3 prevista per la Season 9.

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