In attesa di assorbire al meglio l’addio dell’ingegner Seidl, il capo della divisione sportiva del gruppo Volkswagen, Fritz Enzinger, ricoprirà un ruolo allo stesso tempo di grande importanza e delicatezza.
La Porsche sarà l’undicesimo costruttore della sesta stagione di Formula E. Poco tempo fa è stata data infatti l’ufficialità alla presenza della casa di Zuffenhausen a partire dalla stagione 2019/2020. Il periodo di progettazione e sviluppo della monoposto è già iniziato ed Andreas Seidl se ne stava occupando. Tuttavia era giunta la notizia dell’addio dell’ingegnere dal mondo Porsche e il conseguente arrivo di Fritz Enzinger.
Sarà per il 62enne un incarico dalla durata molto breve che dovrebbe terminare già con un possibile annuncio alla cerimonia della Night of Champions del mese prossimo in Germania. Il tutto in attesa di scegliere la figura chiave che seguirà il processo di avvicinamento alla Formula E.
Si è trattato di un fulmine a ciel sereno?
Certamente non si trattava di uno scenario previsto, stando a quanto dichiarato dal boss del motorsport Porsche Frank-Steffen Walliser, intervistato da e-racing365. Wallisser si è detto molto dispiaciuto per l’accaduto, ma ha tenuto a sottolineare quanto il progetto Porsche e la strategia aziendale non cambierà alcunché.
“La decisione ha sorpreso anche noi. Non ne sapevamo nulla prima. Avevamo piani diversi quindi ci dispiace averlo perso e che non continui con Porsche. Ciò non cambierà la (nostra, ndr) strategia sportiva perché (tale, ndr) strategia non è collegata alle persone. Quindi dobbiamo gaurdare a come porteremo avanti l’operazione ora.” – Frank-Steffen Walliser
Per quanto riguarda i motivi che hanno portato Andreas Seidl ad un ripensamento ve ne è uno molto importante. Pare infatti che Toto Wolff, Team Principal della Mercedes in Formula 1, voglia portarlo con sè a Brackley. Una scelta quanto mai azzeccata: Seidl ha infatti dalla sua il prestigio di essere stato la mente dietro alle vittorie Porsche nel campionato del mondo Endurance.