La Formula E è indissolubilmente legata allo sviluppo della tecnologia delle batterie elettriche. Certamente l’elemento cardine di questa categoria ed anche quello dal quale trarre i più grandi vantaggi. A partire dalla prossima stagione però qualcosa cambierà.
Il regolamento tecnico subirà una modificazione inerente allo stato di carica delle batterie quando le monoposto si troveranno sulla griglia di partenza. Per evitare che ci siano disparità tra team, tutte le vetture dovranno avere un livello di carica pari o superiore al 97%.

Ciò permetterà un iniziale appiattimento delle prestazioni delle vetture nell’ottica dell’utilizzo dell’energia rigenerativa. Partire con un livello di carica più basso rispetto a quanto consentito avrebbe permesso un utilizzo dell’energia rigenerativa in tempi brevi. Il rischio è che qualcuno potesse prendere il largo nei primi giri di gara, eliminando il fattore spettacolo.
Protezione delle batterie
L’imposizione di tale limite non è però solo da vedere nell’ambito di una lotta allo squilibrio tra i vari competitors, ma anche come mezzo di tutela del propulsore elettrico. Infatti è ben noto come il far lavorare la batteria ad alti livelli possa arrecare danni a lungo termine alla stessa unità. I casi più critici sono essenzialmente due: durante l’utilizzo del fanboost e dell’attack mode.

In entrambe le situazioni le cellule della batteria dispongono di una maggiore quantità di energia e a lungo andare potrebbero presentarsi guasti o malfunzionamenti. Possibilità che potrebbe manifestarsi in misura maggiore in caso di bassi livelli di carica, dato che per usufruire delle modalità a maggior potenza lo sforzo richiesto alle batterie è ingente.
Dopo le dovute discussioni tra la FIA ed il fornitore della batterie, ovvero la McLaren Applied Technologies, si è dunque deciso di procedere in questo modo.