La scorsa stagione è stata caratterizzata da un acceso duello tra Sam Bird e Jean-Eric Vergne per il titolo iridato. L’ePrix di Roma accese ancora di più quel duello: com’è la situazione un anno dopo?
Jean-Eric Vergne Sam Bird. La scorsa, e prima, edizione dell’ePrix di Roma aveva rappresentato uno spartiacque nel mondiale piloti. Grazie alla vittoria di Sam Bird, incoronato come primo Re di Roma, fece intendere quale sarebbe stato il leitmotiv del resto della stagione. Il duello proseguì fino al doppio appuntamento di New York dove il francese conquistò il titolo iridato, sfruttando le grandi difficoltà del pilota britannico.
La classifica iridata recita: Jean-Eric Vergne e Sam Bird in terza e quarta posizione con 54 punti, ottenuti grazie ad una vittoria ed un secondo posto, oltre ad altri minori piazzamenti a punti. Il distacco dal leader della classifica iridata, Antonio Felix Da Costa, è di sole 8 lunghezze. Con un mondiale tutto ancora da decidere, come arrivano a questa edizione?
Così come nella scorsa stagione, Jean-Eric Vergne arriva in piena fiducia grazie alla prepotente vittoria a Sanya nell’ultimo ePrix stagionale. Il francese sembra aver superato il periodo buio dopo l’ottimo esordio stagionale. La vittoria in Cina dopo tre gare a zero punti rappresenta un toccasana importante che darà sicuramente ancora più determinazione al francese in una pista che, lo scorso anno, lo ha visto faticare.
Situazione un po’ diversa per Sam Bird. Dopo aver conquistato la vittoria a Santiago del Cile sfruttando il suicidio sportivo di Sebastien Buemi, l’inglese non è più riuscito a capitalizzare il potenziale a disposizione. Città del Messico è stata emblematica sotto questo punto di vista: una vettura molto performante, ma che per numerosi problemi ha dovuto cedere il passo alla concorrenza. L’inglese arriva a Roma in cerca di riscatto dopo il weekend difficile di Sanya.
Lo scorso anno vinse Sam Bird dopo una seconda posizione in qualifica, sfruttando l’errore di Felix Rosenqvist mentre il pilota Mahindra era al comando della corsa. Dall’altra parte, Jean-Eric Vergne arrivò quinto dopo una qualifica poco brillante. Da quel giorno, Bird riaccese il mondiale piloti duellando fino alla fine con Vergne: succederà ancora?