Con l’ePrix di Sanya si è chiusa la prima parte di stagione. Le nuove vetture insieme al nuovo regolamento hanno offerto grande spettacolo nei primi sei appuntamenti.
Mondiale Costruttori Formula E. Così come per il mondiale piloti, anche nella classifica costruttori la situazione è molto equilibrata. Le prime sei gare stagionali hanno regalato sei team vincitori differenti, mostrando un grande equilibrio in griglia. Vediamo com’è la situazione!
Mondiale costruttori Formula E – Al vertice regna l’equilibrio
Quattro squadre in due punti. Se la scorsa stagione, prima dell’ePrix di Roma, Techeetah guidava la classifica con 27 punti di vantaggio su Mahindra, seconda, quest’anno la situazione è molto diversa. Envision Virgin Racing guida la classifica con 97 punti insieme a Mahindra Racing. Ad un solo punto di ritardo troviamo Audi Sport Abt Schaeffler, seguita ad una sola lunghezza da DS Techeetah.
La classifica è molto corta in questa stagione in virtù di due fattori che, ogni gara che passa, continuano a confermarsi. Il primo è sicuramente il grandissimo equilibrio tra le powertrain: tre powertrain differenti nelle prime quattro posizioni.
Il secondo fattore è quello che, probabilmente, determinerà sia il titolo piloti che quello costruttori. La costanza di rendimento sarà cruciale in questa stagione. Tutte le scuderie di vertice, ad eccezione di Audi Sport Abt Schaeffler, hanno avuto dei passaggi a vuoto importanti. Nella seconda parte di stagione sarà determinante non lasciare punti per strada.
Non bisogna dimenticare certamente BMW Andretti. La Casa di Monaco ha dimostrato di avere un pacchetto molto competitivo, in grado di portare Antonio Felix Da Costa al vertice della classifica iridata. Con una vettura equilibrata ed i suoi attuali 80 punti in classifica, ha tutte le carte in regola per giocarsi il titolo fino alla fine.
Mondiale costruttori Formula E – La lotta a centro gruppo
La zona centrale della classifica vede Venturi Formula E Team a 67 punti, seguito da Nissan e.Dams a 46 e Panasonic Jaguar Racing a 37 punti. Il team monegasco è a soli 13 punti di ritardo da BMW Andretti, ma non sembra essere in grado di impensierire la Casa di Monaco. La vettura VFE-05 non si sta mostrando molto efficacie, a parte ad Hong Kong dove Edoardo Mortara ha ottenuto una vittoria del tutto inattesa, propiziata da contatti e penalità.
La situazione è molto diversa in casa Nissan. Il team nipponico ha incontrato alcune difficoltà di troppo in questo inizio stagione. La Nissan IM01 si sta mostrando tutt’altro che efficiente: i piloti hanno riscontrato numerosi problemi nella gestione dell’energia nel corso della gara. Se nella scorsa stagione era stato Sebastien Buemi a contribuire maggiormente alla classifica iridata, in questa stagione è Oliver Rowland a vincere lo scontro interno. L’esordiente britannico si è dimostrato molto spesso più veloce del più quotato compagno di box. Un campanello d’allarme?
Nessuno si sarebbe aspettato che Jaguar fosse così poco competitiva. Il bilancio recita 37 punti quasi tutti firmati da Mitch Evans (36). Il team britannico ha riscontrato molte difficoltà, specialmente con Piquet Jr che, dopo sei gare, ha deciso di abbandonare la squadra. Al suo posto, a partire dall’ePrix di Roma, ci sarà Alex Lynn. Le cose cambieranno?
Mondiale costruttori Formula E – Il fondo della classifica
Nelle retrovie troviamo l’esordiente HWA RaceLab con sette punti, davanti a NIO Formula E Team con sei punti e GEOX Dragon con soli due punti. La situazione per Dragon e per NIO non sembra possa migliorare nel corso della stagione a causa di una vettura poco competitiva e mai in grado di lottare per le posizioni che contano. Situazione diversa in HWA RaceLab.
Il team di proprietà di Mercedes è al suo esordio nella categoria, così come la sua coppia piloti. La stagione di apprendistato è fino ad ora stata caratterizzata da luci ed ombre con qualche buon risultato. L’ePrix di Hong Kong dove Vandoorne ha ottenuto la pole position e Gary Paffett la quinta posizione in qualifica, lascia ben sperare per il prosieguo della stagione.