Una stagione che sembrava essere partita nel migliore dei modi con un team incredibile ma che inesorabilmente va verso una sua amara conclusione.

Mahindra Formula E – La vittoria di D’Ambrosio, gli ottimi podi di Wehrlein e tanti punti portati a casa nella prima parte di stagione. Una stagione che, però, delude sull’affidabilità e i molti errori dai box.

Mahindra Formula E – Il déjà vu con la scorsa stagione

La stagione 2017-2018 aveva sorriso al team Mahindra con 2 vittorie di Rosenqvist nelle prime tre gare con Heidfeld che accompagna la cavalcata del team indiano con un terzo posto nel primo round della stagione. Successivamente la storia del campionato per entrambi i piloti cambia radicalmente: 11 volte fuori dai punti in gara di cui 5 DNF. Un epilogo straziante per un team che sembrava aver trovato la via del successo, soprattutto con Rosenqvist. Il team concluderà la stagione al quarto posto con 138 punti che restano più di quelli fatti registrare durante la stagione in corso (117 punti ma con una gara in meno).

Mahindra Formula E
Felix Rosenqvist alla guida della Gen1 Mahindra – Photo Credit: dal web

Mahindra Formula E – Pascal Wehrlein

La stagione del giovane talento tedesco parte subito in salita con un problema legato al contratto con Mercedes che non gli ha permesso di partecipare al primo round sul circuito di Ad Diriyah. L’esordio di Pascal Wehrlein arriva sul circuito di Marrakesh ma la sua gara dura pochissimi metri con Di Grassi che lo tampona violentemente a curva 1 costringendo al ritiro l’incolpevole tedesco. Alle prime due occasioni a Santiago e in Messico, Wehrlein mostra a tutti il suo piede pesante e conquista un secondo posto in Cile mentre arriva solo sesto dopo la penalità in Messico dopo il domicìnio indiscusso di qualifiche e gara.

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Pascal Wehrlein durante le ultime qualifiche di Berna – Photo Credit: Angelo Balzaretti

Dopodiché la stagione di Pascal viene distrutta da un continuo susseguirsi di ritiri causati da problemi alla sua Mahindra e ad errori di pressioni gomme come in occasione delle qualifiche di Parigi. L’unica nota positiva della seconda parte di campionato è sicuramente il quarto posto a Monaco con “allegato” il giro veloce in gara. Attualmente Pascal naviga in un’anonima 13esima posizione con i suoi scarsi 52 punti.

Mahindra Formula E – Jerome D’ambrosio

La stagione del pilota belga è pressoché parallela a quella di Wehrlein: le prime gare di Jerome sono veramente notevoli con un terzo posto all’esordio della Gen2. Marrakesh sorride a D’Ambrosio che, anche grazie al suicidio BMW, conquista una vittoria incredibile proiettandolo in testa al campionato. Ottimo risultato anche in Messico, esattamente come il compagno di squadra: aiutato anche dalla penalità a Wehrlein, che lo proietta in quarta posizione a fine gara.

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Jerome D’Ambrosio durante le ultime qualifiche di Berna – Photo Credit: Angelo Balzaretti

Esattamente come per la vettura #94, la performance e l’affidabilità di Jerome e della sua Mahindra crolla da Hong Kong in poi. Nelle ultime 7 gare torna a casa con 12 punti con 5 volte fuori dai punti (di cui 1 ritiro). Un bottino decisamente troppo “snello” per un pilota e una squadra con tale esperienza in Formula E. Leggermente meglio di Pascal in classifica generale con 65 punti, che lo relegano in 10esima posizione.

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