Una polemica scuote la Formula Uno ed il portavoce è Sergio Perez, fresco re di Baku alla fine dell’ultimo Gran Premio disputato. Valtteri Bottas ha rallentato in Q3 riaccendendo i riflettori, sempre roventi, sul gentlemen’s agreement stipulato verbalmente dai piloti. Ma di cosa si tratta? I corridori, in base a questo accordo, dovrebbero mantenere l’ordine che avevano all’uscita dai box nel corso del giro che vale la pole position. Ma in Azerbaijan tale promessa è stata nuovamente infranta.

Formula Uno, Perez non le manda a dire

Ecco le dichiarazioni di Sergio Perez, vincitore del Gran Premio di Baku: “Perché succedono certe cose? Perché tutti escono nello stesso momento, vogliono essere davanti, si sorpassano a vicenda. Il gentlemen’s agreement credo che non esista più. E rende tutto un po’ più difficile quando non si sa come gli altri vogliano posizionarsi. Alla fine, ci perdono tutti. Io, per esempio, non ho potuto fare un giro quando contava. Ci sono piloti che rispettano questo accordo tacito tra noi, sono uomini di cui ci si può fidare. Ma ora ci sono piloti che non possono più avere la mia fiducia“.

Il pilota della Red Bull continua: ““Penso che il caos inizi quando i piloti sorpassano verso la fine del giro, quando sappiamo che dobbiamo solo mantenere la nostra posizione e cercare di creare spazi tra noi. È come un ingorgo. Se all’improvviso tutti vogliono andare per primi diventa sempre peggio. È stato così nelle ultime gare. Forse dovremmo discutere tra noi piloti. Dobbiamo essere più ragionevoli su questo, soprattutto nelle qualifiche, dovremmo essere più rispettosi ed essere più consapevoli che certe dinamiche possono creare difficoltà agli altri. Probabilmente è bene discuterne tutti insieme e vedere se è qualcosa che tutti pensiamo debba essere risolto“.

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