Rewind Formula 2 – La stagione 2012 di GP2, nome precedente dell’attuale F2, è stata l’ultima a vedere la vittoria di un italiano, Davide Valsecchi. Si trattò di un momento di gioia per il motorsport italiano ed un grande trampolino di lancio per l’ex pilota della provincia di Como. La giusta ricompensa per un’annata particolarmente densa di successi e davvero impegnativa.
Rewind Formula 2 – Sintesi di stagione
Ripercorriamo brevemente quello che è stato il percorso compiuto da Davide Valsecchi su DAMS nel 2012. Un campionato che potremmo dividere in 3 parti: un grande avvio di stagione, seguito da una fase di calo e da un successivo risveglio nel finale. Nei primi quattro weekend di Sepang, del Bahrain (doppio nel giro di una settimana) e di Barcellona, Davide è riuscito ad ottenere 3 vittorie e 3 podi ai danni di Luiz Razia su Arden, suo unico rivale. Il brasiliano però non si diede per vinto e negli appuntamenti di Monaco, Valencia (sul tracciato cittadino), Silverstone e Hockenheim si rifece sotto.
Soprattutto sul circuito della città spagnola si palesarono le più grandi difficoltà. Infatti nella Feature Race e nella Sprint Race di Valencia il pilota lombardo terminava al 18esimo e al 10imo posto rispettivamente. Il rush finale composto dai weekend dell’Ungheria, del Belgio, d’Italia e di Singapore però si mostra come il quartetto della rinascita. Spa si aprì con il terzo posto di Davide in Gara 1 seguito dalla vittoria in Gara 2 a Monza. Il successo sul circuito brianzolo fu una grande emozione per tutti e forse ha avuto il maggior peso nell’esito finale del campionato. Alla fine i punti di distacco erano 25.
Rewind Formula 2 – Il mancato approdo in F1
I tifosi speravano di vedere avverarsi un sogno, ovvero l’arrivo in Formula 1 di Davide. Purtroppo tutta una serie di circostanze, in primis economiche, non ne hanno permesso la realizzazione. E anche quando si aprì un piccolo barlume di speranza, la fiamma si spense molto presto. Nel 2013, dopo il successo in GP2, Valsecchi era stato ingaggiato dalla Lotus come terzo pilota. La monoposto nominata E21 era affidata alle mani di Raikkonen e Grosjean e giunse quarta nella classifica dei costruttori.
Quando il finlandese fu costretto a saltare gli ultimi due GP della stagione, sembrava che il sedile potesse andare al nostro connazionale. Tuttavia si scelse di dare l’incarico a Kovalainen, pilota mai davvero competitivo e ormai sul finire della carriera. Fu un duro colpo per le ambizioni di Davide, che non dotato di bagagli economici simili ad altri suoi colleghi dovette abbandonare, purtroppo per sempre, la speranza di approdare in Formula 1.
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