Le qualifiche valide per il GP di Ungheria della F2 2020 si concludono con la pole position di Callum Ilott, autore di una splendida performance sotto la pioggia. Alle sue spalle Luca Ghiotto, in grande spolvero, e Guanyu Zhou.
Qualifiche GP Ungheria F2 2020 – Gli esclusi dalla Top 10
Partiamo con i piloti che non sono riusciti ad entrare nei primi 10 posti in griglia. In undicesima piazza troviamo Robert Shwartzman, vincitore di Gara 2 nel GP di Stiria, ad 1,9 secondi da Ilott. Per il russo del team Prema si prospetta quindi una Feature Race in rimonta sui piloti che lo precedono. Dietro di lui ci sono Deletraz e Piquet.
Giunti al 14esimo ed al 15esimo posto, non possiamo fare altro se non notare la presenza di entrambi i piloti Carlin, ovvero Yuki Tsunoda e Jehan Daruvala. I due talentuosi rookie sponsorizzati dalla Red Bull hanno faticato non poco sul bagnato, con l’indiano che ha causato lo sventolio della seconda bandiera rossa della sessione e la conseguente chiusura della qualifiche. La differenza di 2,5 secondi dal poleman è indicativa dei problemi riscontrati in pista. Per i rimanenti sette posti, il distacco si aggira tra i 2.6 e i 5 secondi.
Le prime cinque file
Passiamo ora a chi è riuscito a centrare l’ingresso nelle prime 10 posizioni. Ad 1,8 secondi da Ilott, al decimo posto, troviamo Giuliano Alesi con un tempo di 1 minuto, 52 secondi e 5 decimi. Il francese della scuderia HWA supera così, almeno in parte, i guai degli scorsi 2 weekend. Meglio di lui fanno Gelael, Aitken ed Armstrong, quest’ultimo a solo 1,1 secondi dalla pole position.
Coloro che invece si piazzano tra i 6 decimi ed il secondo di distanza da Ilott sono Ticktum, Schumacher e Lundgaard, rispettivamente in quarta, quinta e sesta piazza. Saliti in Top 3, come detto, notiamo subito una discrepanza rispetto a recentissimo passato. Ovvero Luca Ghiotto al secondo posto sulla tabella dei tempi. Il pilota della Hitech GP finalmente riesce a far valere la sua maggiore esperienza. Contro Zhou l’italiano figura bene, ma con Ilott però non può nulla. Il britannico infatti gli dà 3 decimi, con un crono addirittura sotto il minuto e 51 secondi.
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